Nico Torrisi: "Catania, un aeroporto che cambia volto e fa crescere l’economia locale" - QdS

Nico Torrisi: “Catania, un aeroporto che cambia volto e fa crescere l’economia locale”

Chiara Borzi

Nico Torrisi: “Catania, un aeroporto che cambia volto e fa crescere l’economia locale”

mercoledì 05 Giugno 2024

Forum con Nico Torrisi, amministratore delegato Sac Spa

Un confronto su questioni strutturali e non contingenti: ospite di questo Forum con il QdS, alla presenza del vice direttore, Raffaella Tregua, l’amministratore delegato della Sac Spa, Nico Torrisi.

Partiamo dallo sviluppo delle infrastrutture: recentemente avete annunciato il bando per l’abbattimento del Terminal Morandi. Quali sono i tempi previsti questo intervento?
“È in corso da tempo una continua grande sfida sulle infrastrutture dedicate al trasporto in Sicilia e noi ci facciamo trovare pronti. La prima è proprio l’abbattimento del Terminal B, noto anche come Terminal Morandi. Il progetto è già pronto, quello esecutivo è stato già approvato da Enac, e il bando è pubblicato. Nel frattempo, non staremo ad aspettare esclusivamente l’assolvimento dei passaggi burocratici e tecnici, ma cercheremo di individuare, d’accordo con Enac, gli spazi necessari per dirottare il traffico e trasferire passeggeri e servizi. Abbiamo tanti cantieri in corso. L’abbattimento del Morandi avverrà con una demolizione controllata e si farà mentre l’aeroporto è operativo. Per dare migliori servizi in futuro, ci saranno però anche disservizi nel presente, è inevitabile che sia così. Partiremo presto anche con la Zona a traffico controllato, per cui faremo un protocollo con il Comune di Catania. Telecamere sono state installate ovunque nell’aeroporto per maggiore sicurezza, ma anche per necessità di fare rispettare di più le regole. Sac ha un piano di investimenti che nei prossimi quattro anni prevede circa mezzo miliardo di euro. L’area su cui sorge il Vincenzo Bellini sarà verosimilmente la più grande stazione appaltante del Sud Italia. Cambierà il volto della struttura e quello dell’economia regionale”.

Siete già nelle condizioni per fare una stima per gli arrivi di questa estate?
“Dal 1° giugno al 30 settembre ci aspettiamo una notevole crescita, sia in termini di movimenti, vale a dire del numero degli aerei che atterrano e decollano, che di passeggeri. Le stime parlano di 5.265 mila viaggiatori in quattro mesi, di questi 2.300 mila di provenienza internazionale, con una crescita rispetto all’anno scorso del 28,6 per cento. Tenendo sempre conto della ridotta operatività del 2023, la crescita medio-mensile sarebbe stata del 13 per cento. Abbiamo abbondantemente recuperato il tempo perduto. Riguardo le mete, Londra, Parigi ed Edimburgo registreranno un +34 per cento, +81 per cento e +36 per cento rispettivamente. Tra le nuove destinazioni Dublino porterà circa 11 mila passeggeri, a dimostrazioni del fatto che c’è un investimento grosso da parte delle compagnie sui nostri aeroporti. Per l’intero anno registriamo già una grossissima crescita, legata in particolare all’aumento del numero dei passeggeri internazionali”.

Dati che confermano l’appeal nazionale e internazionale della Sicilia…
“I disattenti fanno pesare in questa circostanza anche i casi di rientro dei siciliani residenti fuori regione, ma questo fenomeno coinvolge un numero di viaggiatori che, dati alla mano, non può essere paragonato per dinamismo al turismo internazionale. Il nostro bilancio è estremamente positivo. Gli aeroporti di Catania e Comiso continuano a crescere. Tutta la Sicilia è in un buon momento di salute, in particolare nel turismo e questo incide sui numeri dei trasporti. I nostri passeggeri nel 2023 hanno superato gli 11 milioni tra Catania e Comiso”.

Per quanto riguarda la gestione dei passeggeri in aeroporto, quali novità sono previste per agevolare il transito di chi arriva e chi parte?
“Abbiamo fatto la gara per andare a sostituire i radiogeni, i dispositivi a raggi X che servono per controllare i bagagli dei passeggeri, che saranno della stessa tipologia di quelli già attivi a Malpensa. A Catania potranno entrare i liquidi e non sarà più necessario uscire i dispositivi elettronici da zaini, borse e valige. Verranno installati dopo l’estate, farlo ora non sarebbe saggio visto il traffico di questo periodo. Quadruplicheremo lo spazio della sala vip e in termini di servizi abbiamo un progetto già approvato per ristrutturare tutti i bagni dell’aeroporto. All’esterno, il parcheggio scambiatore Amts diventerà fondamentale e già oggi garantisce un servizio navetta efficiente. Quando arriverà la metropolitana fino all’aeroporto, che lascerà i viaggiatori sotto il terminal B senza dover cambiare treno, ci sarà una vera svolta per il traffico cittadino verso l’aerostazione”.

Quello di Comiso uno scalo fondamentale grande progetto destinato all’area cargo

Per quanto riguarda invece l’aeroporto di Comiso, quali investimenti a medio e lungo termine sono previsti?
“L’aeroporto di Catania ha un forte appeal, ma anche Comiso recentemente è diventato un case history. Andata via Ryanair, che per noi rimane straordinariamente importante, sono arrivate dieci nuove compagnie. Per lo scalo c’è stato un momento di ritardo che ha determinato un calo nella winter season, ma che verrà cancellato dal traffico della stagione estiva. Dell’accordo per il Fondo sviluppo e coesione, firmato qualche giorno fa da Governo nazionale e Regione siciliana, a Comiso sono destinati 20 milioni per lo sviluppo dell’area cargo, impegno importante e fortemente sostenuto dal presidente Renato Schifani, che però si aggiunge parallelamente a un impiego di risorse ancora maggiore, fondamentale per incrementare il traffico passeggeri e potenziare maggiormente il turismo. Questo ci riporta all’importanza di un tema ‘abusato’ come l’intermodalità”.

Cosa intende per l’esattezza?
“Affinché le merci arrivino nell’aeroporto di Comiso è necessario che viaggino, oltre che su gomma, quindi sulle autostrade, anche su ferro, sui tracciati ferroviari. Proprio per questo il governatore Schifani ha destinato al Libero Consorzio Comunale di Ragusa ulteriori 25 milioni di euro per il potenziamento dei collegamenti stradali da e per l’aeroporto di Comiso: questo consentirà una sempre maggiore intermodalità e collegamenti funzionali sia con la costruenda autostrada Ragusa-Catania che con la statale 514. Questi investimenti rappresentano un passo fondamentale per lo sviluppo e il miglioramento delle infrastrutture aeroportuali della nostra regione che Enac considera strategici”.

Nico Torrisi e Raffaella Tregua

Assicurare servizi migliori incrementando il personale

Come ha giustamente sottolineato, la crescita del traffico passeggeri fa crescere di conseguenza la necessità di fornire a chi transita dagli aeroporti servizi sempre maggiori ed efficienti. In tal senso, state programmando anche nuove assunzioni?
“Uno dei momenti più belli dell’attività d’impresa è quando si assume nuova gente, vuol dire aver prodotto ricchezza, darla al territorio e dare dignità alle persone e alle famiglie. Abbiamo assunto in maniera trasparente, senza farci tirare la giacca da nessuno e continueremo a farlo perché, va da sé, come sta accadendo, se il traffico continuerà a crescere avremo bisogno di più personale. Inoltre, finché avremo una struttura ‘stretta’ un miglior servizio si potrà dare aumentando il numero di persone che lo prestano”.

Ci sono figure professionali su cui vi stato concentrando maggiormente?
“Abbiamo cercato e individuato, ma non ancora perfezionato, l’assunzione di profili tecnico-professionali di alto livello, guardie giurate, incrementato il numero degli assistenti dei passeggeri con ridotta mobilità e stiamo individuando nuovi facilitatori, che hanno il compito di snellire il traffico all’interno dell’aerostazione”.

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