Nuove accuse a Giovanni Luppino, autista di Messina Denaro

“Sono un emissario del Padrino”, nuove accuse all’autista di Messina Denaro

webms

“Sono un emissario del Padrino”, nuove accuse all’autista di Messina Denaro

Redazione  |
venerdì 17 Novembre 2023

Adesso per Giovanni Luppino all'accusa di favoreggiamento aggravato si è aggiunta quella di associazione mafiosa.

Si aggrava la posizione di Giovanni Luppino, conosciuto come “l’autista” di Matteo Messina Denaro: emergono infatti nuove accuse nei suoi confronti.

A causa delle nuove carte da esaminare, l’udienza preliminare davanti al gip è stata rinviata al prossimo 24 novembre.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Le nuove accuse a Giovanni Luppino

In un primo momento, dopo l’arresto del boss latitante lo scorso 16 gennaio, Luppino – che aveva accompagnato Messina Denaro alla clinica “La Maddalena”, luogo del blitz – aveva detto ai pm di conoscere appena il 61enne e di non sapere chi fosse in realtà. Nonostante questo, era stato arrestato assieme al boss.

“Me lo hanno presentato come Andrea Bonafede”, aveva detto al pubblico ministero Piero Padova. Le sue dichiarazioni, però, non hanno convinto i giudici e i successivi accertamenti dei carabinieri avrebbero fatto emergere una realtà totalmente diversa.

Pare che Giovanni Luppino, infatti, prima dell’arresto si fosse presentato ad alcuni imprenditori locali presentandosi come un “emissario” del boss di Castelvetrano, chiedendo denaro presumibilmente da destinare al boss. In più, sembra che quello del 16 gennaio non fosse il primo “passaggio” dato a Messina Denaro in clinica. Per questo, per lui all’accusa di favoreggiamento aggravato si è aggiunta quella di associazione mafiosa.

I testimoni

Pare che alcuni testimoni abbiano confermato come l’autista del padrino di Castelvetrano chiedesse somme di denaro presumibilmente destinate al boss, anche se Luppino avrebbe negato di averli dati effettivamente a lui.

Sarà decisiva l’udienza del prossimo 24 novembre, rinviata per permettere ai legali difensori dell’indagato di esaminare le nuove carte.

Immagine di repertorio

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017