Palermo, nuova aggressione a Villa Sofia: coinvolta una dottoressa

Palermo, paura a Villa Sofia: dottoressa aggredita da un paziente

Palermo, paura a Villa Sofia: dottoressa aggredita da un paziente

Redazione  |
martedì 26 Novembre 2024

Per salvare la donna dall'aggressione del paziente (un uomo di 40 anni) è stato necessario l'intervento dei carabinieri

Attimi di paura all’ospedale Villa Sofia di Palermo, luogo in cui si sarebbe verificata l’ennesima aggressione ai danni del personale sanitario. Questa volta, a essere stata presa di mira sarebbe stata una dottoressa in servizio che, secondo quanto emerso da una prima indagine, sarebbe stata aggredita da un paziente dopo la richiesta di una consulenza psichiatrica da parte del medico.

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Per salvare la donna dall’aggressione del paziente (un uomo di 40 anni) è stato necessario l’intervento dei carabinieri. A seguito della violenta aggressione avvenuta all’ospedale Villa Sofia di Palermo, per l’uomo è scattata la denuncia a piede libero.

L’infermiere aggredito all’ospedale San Marco di Catania

Lo scorso mese di ottobre, un infermiere in servizio era stato aggredito da un paziente al Pronto Soccorso dell’ospedale San Marco di Catania. A denunciare l’episodio il sindacato Nursind, che commenta con preoccupazione l’escalation di violenza ai danni del personale sanitario, già in difficoltà per le ben note carenze di organico più volte messe in evidenza.

Secondo una prima ricostruzione, il paziente – in preda all’agitazione mentre attendeva le cure del personale medico – avrebbe sferrato un pugno contro l’infermiere in servizio. Quest’ultimo è rimasto ferito. Soccorso dai colleghi e medicato sul posto, ha ottenuto una prognosi di tre giorni.

Appena pochi giorni fa un operatore sanitario era stato picchiato da padre e figlio sempre all’ospedale San Marco.

“Situazione grave”

L’aggressione all’ospedale San Marco di Catania è l’ennesimo campanello d’allarme. I sindacati chiedono risposte per porre fine a una situazione che si rivela sempre più grave e a un fenomeno, quello della violenza sul personale sanitario, sempre più diffuso.

Nursind Catania ha rilasciato un comunicato sulla nuova aggressione: “Esprimiamo la nostra massima solidarietà al collega vittima di questa inaccettabile aggressione – dichiara Salvatore Vaccaro, segretario territoriale della sede etnea del sindacato delle professioni infermieristiche –. Purtroppo, continuiamo ad assistere a un’escalation di violenza contro il personale sanitario, in particolare nei pronto soccorso. Chiediamo all’azienda Policlinico San Marco di applicare con fermezza le nuove normative contro le aggressioni in ospedale, sperando che possano fungere da deterrente”.

Il sindacato mette in evidenza anche sulla necessità di agire contro i “vuoti” della sanità siciliana, così da diminuire la pressione sui Pronto Soccorso e, di conseguenza, anche episodi di violenza dovuti alle lunghe attese e/o alla difficile gestione dei pazienti. “I mali che affliggono i pronto soccorso – prosegue Vaccaro – sono spesso dovuti alle mancate risposte del territorio, che spingono i pazienti a rivolgersi all’ospedale per bisogni di salute che potrebbero essere gestiti altrove. Speriamo che l’applicazione delle nuove norme possa rappresentare un passo avanti, ma è essenziale che vengano affrontate anche le criticità del sistema sanitario nel suo complesso”, commenta Nursind Catania.

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