Palermo, cimitero Rotoli, Orlando: “Emergenza superata” - QdS

Palermo, cimitero Rotoli, Orlando: “Emergenza superata”

redazione

Palermo, cimitero Rotoli, Orlando: “Emergenza superata”

Roberto Greco  |
venerdì 09 Febbraio 2024

Alla presenza dell’assessore ai Servizi Cimiteriali sono stati consegnati i lavori per la costruzione del nuovo tempio crematorio, ieri la cerimonia simbolica di affidamento con tecnici comunali e azienda appaltatrice

PALERMO – Si è tenuta ieri, 8 febbraio, la cerimonia simbolica di affidamento dei lavori per il nuovo forno crematorio al cimitero dei Rotoli di Palermo. Alla cerimonia ha partecipato l’assessore ai Servizi Cimiteriali Salvatore Orlando, assente il Sindaco Roberto Lagalla che, nel corso della campagna elettorale del 2022 che portò alla sua elezione, aveva fatto di quella che fu definita “emergenza cimiteriale” uno dei suoi cavalli di battaglia. Presenti anche i tecnici comunali, della struttura cimiteriale e dell’azienda appaltatrice.

Un nuovo forno crematorio al cimitero dei Rotoli

I lavori saranno eseguiti dall’impresa “Chiofalo Costruzioni srl” di San Filippo del Mela (ME) che ha presentato un’offerta con ribasso d’asta del 31,748%. Il costo complessivo degli interventi è previsto in circa 3,7 milioni di euro di cui circa due milioni destinati alla realizzazione delle strutture murarie, nello specifico 1,2 milioni per le opere edili, 350.000 euro per la realizzazione dell’impianto di cremazione, 365.000 relativi al costo della manodopera e 77.000 euro per gli oneri di sicurezza. I restanti 1,7 milioni di euro, saranno destinati a coprire, oltre agli imprevisti in corso d’opera, gli arredi, l’Iva e oneri vari. La realizzazione del “tempio crematorio” sarà finanziata in parte con i fondi dell’avanzo vincolato e con le risorse di cui è dotata la struttura commissariale diretta dal sindaco Roberto Lagalla e dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando. Nell’ipotesi ventilata nei primi giorni dell’anno in corso, il cantiere doveva essere consegnato entro fine gennaio e le opere realizzative avrebbero dovuto partire, ufficialmente, a metà febbraio.

“Si tratta – ha dichiarato al QdS l’assessore Orlando – di un ulteriore passo in avanti. Alle mie spalle c’è il forno crematorio che, dopo anni di chiusura, dall’agosto 2023 funziona giornalmente per soddisfare le, seppur poche, cremazioni richieste. Oggi è una giornata importante perché consegniamo ufficialmente i lavori per la realizzazione del nuovo ‘tempio crematorio’, risultato atteso da troppi anni e ricordo che fu inserito per la prima volta nel piano triennale del 2015 e, da allora, sono passati nove anni”.

Ma quali sono le caratteristiche del progetto?

“Si tratta – prosegue Orlando – di in progetto avanzato e avrà due linee di cremazione. La prima che sarà realizzata avrà con una capacità di dieci cremazioni al giorno ma, contestualmente, sarà realizzata la ‘sala del commiato’ ed è previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche, al fine della massima fruibilità. L’opera sarà, inoltre realizzata con un bassissimo impatto ambientale anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie oggi disponibili. Ritengo che ciò che stiamo realizzando sia quello che Palermo e la Sicilia Occidentale aspettavano da anni”.

Quali saranno i tempi di realizzazione?

“I lavori dovrebbero concludersi – continua Orlando – in diciotto mesi”. Quali sono le possibili espansioni dello spazio cimiteriale? “Abbiamo – continua Orlando – provveduto a recuperare all’interno del cimitero dei Rotoli quanto possibile, requisendo circa un migliaio di posti tomba, attivando i campi di inumazione e stiamo recuperando una serie di cappelle che sono in possesso del nostro patrimonio. Al momento, in questa struttura cimiteriale, non ipotizziamo altre espansioni ma prevediamo un ampliamento a Santa Maria di Gesù di circa 1700 posti, tra inumazioni e tombe”.

Emergenza finita o sotto controllo?

“Possiamo dire – conclude Orlando -che abbiamo recuperato l’emergenza che abbiamo trovato al nostro insediamento e abbiamo ridato dignità alle salme in attesa e a questo luogo che, lo potete vedere, oltre all’impegno per seppellire le salme che da troppo tempo di essere seppellite e, oggi, questo cimitero si presenta in condizioni da vero camposanto, con le scale nei loculi, i vialetti rifatti, i bagni funzionanti e una pulizia degna di questo luogo. Solo chi è in malafede può negare quanto sia avvenuto”.

La storia infinita del cimitero dei Rotoli

La “storia infinita” dell’emergenza al Cimitero dei Rotoli ha il suo inizio nell’autunno 2019 quando le salme accatastate in attesa di sepoltura erano poco più di 400, situazione che si è aggravata nel tempo. Nel marzo 2020 si è guastato il forno crematorio, sono mancati i sacchi per le estumulazioni perché gli uffici preposti, aperti a singhiozzo per mancanza di personale, non li hanno ordinati.
Nel 2021, mentre il numero delle salme in attesa di sepoltura cresceva e raggiungeva il migliaio, i liquidi dovuti alla decomposizione, accelerata dalle altissime temperature, hanno cominciato a uscire dalle bare accatastate nel deposito del cimitero dei Rotoli. Questo ha portato a trasferimenti di bare al cimitero di Sant’Orsola e alla realizzazione di accordi con la “Misterbianco cremazione spa” e i palermitani hanno dovuto portare i resti dei propri cari a Misterbianco ma anche a Messina e in Calabria per poter eseguire la cremazione.

Il 2022 è stato l’anno in cui il numero delle salme accatastate e in attesa di sepoltura ha raggiunto il picco massimo, attestandosi a 1300. Solo nel luglio 2023 sono stati effettuati i test di funzionamento dell’impianto di cremazione che ha ricominciato a funzionare, l’abbattimento di 72 tombe abusive della parte alta del cimitero di Rotoli e l’ultima delle oltre mille bare, che erano accatastate sotto i tendoni per mancanza di spazio, è stata sistemata.

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