Palermo, l’assessore Catania allontana le ombre dal progetto tram - QdS

Palermo, l’assessore Catania allontana le ombre dal progetto tram

Palermo, l’assessore Catania allontana le ombre dal progetto tram

sabato 04 Aprile 2020

Dettagliata nota per sindaco e presidente del Consiglio comunale dopo l’inchiesta “Giano Bifronte”. I fatti giudiziari, stando al documento, “nulla hanno a che fare” con l’iter per l’infrastruttura

PALERMO – “Gli arresti hanno riguardato vicende amministrative e atti deliberativi che nulla hanno a che fare con il tram”. In una lunga e dettagliata nota al presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando e al sindaco Leoluca Orlando l’assessore alla Mobilità Giusto Catania difende a spada tratta il progetto delle nuove linee tranviarie dalle ombre e dalle accuse (neanche troppo velate) degli avversari politici in seguito all’inchiesta “Giano Bifronte”, che a inizio marzo ha portato agli arresti domiciliari di due consiglieri e due dirigenti comunali, un architetto e due imprenditori.

Catania ha chiesto agli uffici una relazione interna per capire se e come la progettazione delle nuove linee sia rimasta invischiata nell’inchiesta per poi inoltrare di suo pugno la relazione al Consiglio e al sindaco. In sintesi, per l’assessore “non c’è nulla da nascondere da parte dell’Amministrazione comunale. I fatti giudiziari che hanno coinvolto consiglieri e funzionari comunali hanno riguardato vicende amministrative e atti deliberativi che nulla hanno a che fare con il tram”.

“L’unico elemento di contatto – si legge nella relazione – su cui si costruisce l’assunto della presunta irregolarità, è rappresentato dal fatto che il presidente della commissione del concorso di progettazione sia coinvolto nell’inchiesta”.

Il riferimento è all’architetto Mario Li Castri, ex dirigente tecnico a tempo determinato ed ex capo area tecnica della Riqualificazione urbana e della Infrastrutture, nominato presidente della commissione giudicatrice del concorso di progettazione. “Il funzionario è indagato – scrive Catania – ma, da quello che abbiamo appreso, esclusivamente per la nota vicenda dei programmi costruttivi e non per tutte le attività amministrative svolte durante il suo servizio presso l’Amministrazione comunale. E quindi, da quello che è dato sapere, non c’è alcuna inchiesta sul tram né sono state segnalate irregolarità nella procedura. Non ci sono state domande, legittimamente poste in questi anni, cui non sia stata fornita risposta, in particolare sul ruolo svolto dall’architetto Mario Li Castri”.

Catania ricorda inoltre che, qualche mese dopo che è stata nominata la commissione giudicatrice, di cui facevano parte, oltre al presidente Li Castri, anche Renato Lamberti, docente dell’Università Federico II di Napoli, Alessandro Solidoro, presidente dell’ordine dei commercialisti di Milano e Stefano Ricci, docente dell’Università La Sapienza di Roma, “sono scaduti tutti gli incarichi di dirigente a tempo determinato del Comune di Palermo, tra cui anche quello dell’architetto Li Castri. Il sindaco, con un provvedimento motivato dalla necessità di garantire la continuità amministrativa, ha confermato il suddetto professionista, malgrado non fosse più dirigente, quale presidente della commissione per il concorso di progettazione per il tram. Tale procedura non è stata una prerogativa riservata solo al presidente del concorso del tram, infatti anche gli altri quattro tecnici dell’amministrazione comunale (tutti dirigenti a tempo determinato con contratto scaduto) venivano confermati a presiedere le commissioni degli altri quattro concorsi finalizzati alla progettazione di due poli scolastici, della green way Palermo-Monreale, del piano di lavoro sull’itinerario arabo normanno (tutte opere pubbliche inserite nel Patto per il Sud del governo Renzi, nda)”.

“Inoltre – conclude l’assessore – giova ricordare che, alla scadenza dei contratti di dirigente a tempo determinato nell’ottobre del 2017, era rimasto in servizio un solo dirigente tecnico. Sarebbe stato esiziale per l’esito delle procedure caricare l’unico dirigente tecnico in servizio anche della conduzione dei cinque concorsi”.

Nella sua relazione l’assessore conclude sottolineando che il bando è stato pubblicato sul portale Concorrimi, dove le domande di partecipazione potevano essere presentate in forma anonima e riservata, e che le sedici sedute della commissione tram (tante ce ne sono volute prima di una graduatoria provvisoria) sono state tutte verbalizzate. Ad ottobre 2018 è stato consegnato lo studio di fattibilità tecnico-economica relativo a tutte le linee del progetto e un anno dopo il progetto definitivo della prima tranche di lavori con le linee ammesse a finanziamento, presentato alla stampa il 9 ottobre 2019.

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