Palermo, un nuovo patto per la sicurezza e la legalità - QdS

Palermo, un nuovo patto per la sicurezza e la legalità

redazione

Palermo, un nuovo patto per la sicurezza e la legalità

Antonio Schembri  |
sabato 26 Agosto 2023

L’impegno di Prefettura e Comune per diffondere in città una nuova cultura basata sul rispetto delle regole: controlli e repressione sono necessari, ma prima serve la sensibilizzazione

PALERMO – Sul fronte della mala movida, dei siti abbandonati al degrado e della presenza deterrente di Polizia, Carabinieri e Vigili urbani sul territorio, non può esserci repressione efficace senza una regolamentazione oculata. E questa non può che provenire dalla sinergia tra Forze dell’ordine e Comune. È l’impegno annunciato ieri a Villa Withaker, sede della Prefettura di Palermo, tra l’Ufficio territoriale del Governo e l’Amministrazione della città, rappresentata dalla vice sindaco Carolina Varchi e dall’assessore al Centro storico Maurizio Carta, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Lo stupro di una ragazza di 19 anni stordita dall’alcol, commesso lo scorso 7 luglio da sette ragazzi con la condotta del branco, uno dei quali minorenne in quei giorni, è l’ennesimo allarmante segno di ritardo culturale che chiama adesso a più drastiche e attente strette di viti da parte delle istituzioni.

Con il calare delle tenebre il centro storico di Palermo continua a vivere la sua esistenza parallela e border line: fino ieri notte in un cantiere edile in stato di semi abbondono al Foro Italico, adiacente alla Villa a Mare, un guardiano è stato costretto ad allontanare persone che vi dormivano. Un caso tra tanti nel multiforme degrado delle zone storiche e periferiche della città. A cominciare dalla Vucciria e da Ballarò. Ovvero le aree che costituiscono il cuore aperto e vitale della città, con la sua “manna” d’arte e architettura, suoni, atmosfere, odori e afrori di carne e pesce e i sapori di uno street food che collocano Palermo tra le prime dieci città del mondo specializzate in questa gastronomia a basso costo. Un micromondo mescolato con il degrado profondo, brodo di coltura dell’illegalità.

“Gli interventi che porteremo avanti – ha detto il prefetto Maria Teresa Cucinotta – rientrano nel solco tracciato da una recente circolare del ministero dell’Interno relativa sia alle attività commerciali abusive che alle occupazioni illecite di immobili. Anche la messa in sicurezza di aree abbandonate è una priorità urgente in termini di pubblica incolumità e di ordine pubblico in generale. Monitoreremo queste aree per calibrare interventi specifici”.

Nelle notti del fine settimana le due piazze della Vucciria, Caracciolo e Garraffello (soprattutto la prima) sono da tempo le più interessate da operazioni congiunte delle Forze dell’ordine. Che però, nonostante i loro sforzi, lasciano pochi segni sul campo: a detta dei residenti, le vendite abusive e la musica a volume altissimo riprendono già anche poche ore dopo l’intervento. Ballarò, dal canto suo, sempre a detta di tanti che vi abitano, continua invece a scontare una carenza di presidi notturni per la minore incidenza della movida.

Si tratta, dunque, di programmare, prima di reprimere. Aiutando a educare. “L’episodio dello stupro di gruppo – ha aggiunto Cucinotta – è gravissimo e va severamente condannato, ma l’obiettivo primario da cui non deviare è quello di favorire un cambiamento culturale attraverso la presenza e il reale funzionamento dei servizi nel centro storico, nonché mediante l’azione combinata delle scuole e delle famiglie”.

Quando cadono nel vortice di reati come questo, i ragazzi devono essere sanzionati severamente, ma non ci si può arenare sul contesto repressivo e sulla colpevolizzazione della città: comprensibile reazione di pancia, ma senza alcuna efficacia costruttiva. “Le azioni sui cui urge andare avanti – ha evidenziato il prefetto – sono ben più complesse e delicate. Si tratta di un intervento di sistema che deve vertere sullo sradicamento dei canoni maschilisti per costruire una mentalità diversa, fondata sulla cultura paritaria, il rispetto reciproco e, nel caso concreto, sulla conoscenza: i giovani devono comprendere che scegliere di acquistare alcolici a prezzo stracciato vuol dire favorire malaffare e criminalità”.

Per quanto riguarda i luoghi abbandonati, il Comune ha già avviato alcuni interventi: “Consistono – ha spiegato il vice sindaco Carolina Varchi – nel censimento e nella chiusura di cantieri in disuso. Sul fronte della movida selvaggia, abbiamo avviato servizi straordinari per contenerla, fermo restando che in sé la movida resta un segmento importante delle attività produttive di questa città, non da contrastare, quindi, ma da disciplinare a vantaggio della sicurezza degli avventori e dei cittadini che abitano le zone che ne vengono coinvolte”.

Fondamentale il ruolo della Polizia municipale, come noto in pesante carenza di organico e già impegnata ogni fine settimana in operazioni di controllo: “Nelle ore notturne – ha aggiunto Varchi – la loro presenza verrà intensificata nel centro storico”.

E contestualmente si intensificherà la collaborazione con gli stessi esercenti, “decisiva per il rispetto delle regole”, ha sottolineato Varchi, che ha poi annunciato un censimento delle occupazioni abusive “perché di luoghi in stato di abbandono Palermo ne conta molti”.

In una città ancora sotto shock, dalla Prefettura è partita una promessa: a settembre il quadro su cui attuare interventi, sia preventivi che di ordine pubblico, sarà finalmente chiaro.

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