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Palermo, lo stato dell’arte (rubata): il quadro dei Carabinieri

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Palermo, lo stato dell’arte (rubata): il quadro dei Carabinieri

Salvo Stuto  |
mercoledì 08 Maggio 2024

Il Nucleo di Tutela patrimonio culturale ha presentato le attività di contrasto al traffico illecito di beni archeologici. Furti di opere e volumi dal valore totale di un milione e mezzo di euro

PALERMO – Sono 3.583 i beni archeologici recuperati, 80 i reperti di interesse storico, 41 le persone denunciate, oltre 450 i controlli preventivi. Questo lo stato dell’arte (rubata) che i Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Palermo hanno presentato sulle attività di contrasto al traffico illecito di beni archeologici e ai furti di beni culturali per il 2023.

Il quadro di intervento – per rimanere in tema – dei militari per l’anno trascorso si è articolato lungo due direttrici fondamentali: da un lato l’attività di prevenzione e ispezione, dall’altro l’azione di contrasto sviluppatasi attraverso le indagini di polizia giudiziaria.

Le verifiche di sicurezza condotte dai militari sono state 471 e hanno riguardato tutti quei luoghi di cultura quali musei, archivi, biblioteche e aree archeologiche e/o tutelate da vincoli paesaggistici. Inoltre, i controlli del Nucleo Tutela patrimonio culturale hanno interessato anche gli esercizi commerciali del settore, con controlli presso mercatini, fiere e negozi di antiquariato, che hanno un ruolo fondamentale nel contrasto alla ricettazione di beni rubati.

In particolare, i dati raccolti in seguito alle ispezioni dell’Arma dei carabinieri vengono poi confrontati con quelli presenti nel database “dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo. Queste attività hanno portato al sequestro, per oltre un milione e mezzo di euro, di beni culturali che erano stati rubati e alla denuncia di 41 persone per vari reati quali furto, ricettazione, contraffazione di opere d’arte e reati al paesaggio. I beni recuperati dai Carabinieri sono stati riconsegnati a musei, chiese e alle Soprintendenze competenti.

Il numero di falsi sequestrati: oltre 200

E a colpire non è la sindrome di Stendhal ma il numero di falsi sequestrati: oltre 200. Nella zona di Messina e San Pier Niceto le indagini – coordinate procura della Repubblica di Messina e condotte dalla sezione Carabinieri Tpc di Siracusa – hanno portato all’individuazione di 194 opere grafiche false, attribuite agli artisti Andy Warhol, Banksy, Picasso, Guttuso, Schifano, corredate da relativa falsa documentazione, che venivano vendute su siti web dediti all’e-commerce.

Sempre su internet una pagina di case d’asta aveva messo in vendita un dipinto, olio su tela, raffigurante il “Cristo asceso, tra le nuvole, attorniato da angeli e santi”, risalente al XVIII secolo. Dopo vari incroci effettuati con l’uso del database dei beni culturali illecitamente sottratti i carabinieri Tpc del nucleo di Palermo hanno confermato che l’opera era stata rubata a Nizza, in Francia, nel 2009. Lo stesso è accaduto per l’opera “Assunzione della Beata Vergine Maria” che nel 1983 era stata rubata a Caggiano, in provincia di Salerno.

La cultura, si sa, non ha barriere. Infatti, ben 61 libri, rari e di pregio, di cui alcuni sono esemplari unici al mondo, sono stati individuati presso il Getty Museum di Los Angeles, negli Stati Uniti.

I volumi, che erano stati trafugati negli anni ’80, sono ritornati alla Biblioteca Ludovico II De Torres di Monreale. Un’operazione che ha visto coinvolti la Procura della Repubblica di Palermo, il nucleo Carabinieri Tpc di Palermo con il reparto Operativo – Cooperazione Internazionale di Roma, in collaborazione con l’ufficio Esportazione delle antichità e degli oggetti d’arte della Sicilia.

Anche due preziosi marmi sono tornati a casa. Si tratta di due paliotti in policromo appartenenti alla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di Torre del Greco, in provincia di Napoli. I beni, che erano stati rubati nel 2013 proprio dalla chiesa, sono stati rinvenuti presso un’abitazione privata dal nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale di Palermo e dalla dipendente sezione di Siracusa.

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