Palloncini in aria, una petizione per fermarli, ecco perché - QdS

Palloncini in aria, una petizione per fermarli, ecco perché

Palloncini in aria, una petizione per fermarli, ecco perché

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domenica 04 Luglio 2021

I palloncini sono causa di inquinamento, minaccia letale per gli animali e consumo sconsiderato di Elio, una risorsa non rinnovabile usata in ambito medico

I palloncini sono sempre più utilizzati durante le feste e altre ricorrenze, addirittura ai funerali, ma molti ignorano l’impatto negativo che possono avere sull’ambiente.

Per questo motivo Marevivo e Plastic Free lanciano la petizione “Per il mare non è una festa” #StopAlVoloDeiPalloncini #StopBalloons, per chiedere di inserire nella legge Salva Mare il divieto del rilascio di palloncini e sensibilizzare sui danni che può avere la loro dispersione nell’ambiente.

Un simile divieto è già stato approvato dal Consiglio della provincia autonoma di Trento, la prima provincia in Italia a fare una proposta di questo tipo: vietato liberare palloncini in aria, pena una multa da 50 a 100 euro. Marevivo e Plastic Free chiedono che venga approvato un divieto nazionale.

Secondo uno studio pubblicato da Ocean Conservancy, i palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini.

La plastica morbida che li compone, se ingerita da un animale, ha 30 volte più possibilità di ucciderlo rispetto alla plastica dura come quella delle bottiglie (Fonte:University of Tasmania). Si tratta di una minaccia molto più frequente di quanto non si immagini: durante una ricerca portata avanti dalla Università di Wales Swansea, nel Regno Unito, i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno lo stomaco delle tartarughe marine analizzate.

E’ inevitabile che quello che vola in alto, torna indietro. Spesso in occasione di feste e commemorazioni i palloncini vengono liberati nell’aria. Bisogna chiedersi però dove vanno a finire. Ritornano giù, disperdendosi nell’ambiente e trasformandosi in una minaccia letale per gli animali che finiscono intrappolati nei loro fili o ingeriscono pezzi di palloncino scambiandoli per cibo.

Non solo: la pratica di liberare palloncini in cielo è anche un enorme spreco di elio, una risorsa non rinnovabile.

L’elio, infatti, non è usato solo per gonfiare palloncini, ma ha il ben più importante utilizzo di raffreddare i magneti superconduttori degli scanner MRI (per le risonanze magnetiche), il suo uso medico è dunque importante per la salute umana.

Durante le feste è possibile proporre ai più piccoli di sostituirli con le bolle di sapone. In una ricorrenza speciale, o durante una celebrazione, è preferibile piantare un albero o adottare virtualmente una tartaruga invece di far volare i palloncini. Si tratta di un gesto concreto e gentile nei confronti del Pianeta che può avere un impatto emotivo.

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