Debiti con l'Agenzia delle Entrate, quando vanno in prescrizione

Debiti con l’Agenzia delle Entrate, ecco quando vanno in prescrizione

Debiti con l’Agenzia delle Entrate, ecco quando vanno in prescrizione

Stefano Scibilia  |
domenica 29 Settembre 2024

Tutto quello che c'è da sapere anche in merito alle possibili sanzioni e procedimenti penali

Sono in molti coloro che si chiedono quando i debiti con l’Agenzia delle Entrate vanno in prescrizione, ma una cosa fondamentale da sapere prima di avere chiaro questo concetto è che i debiti possono essere di diversa natura. Si parte dalle tasse statali, fino ad arrivare alle multe o ai ritardi nei versamenti. Stando a quanto prevede attualmente il codice penale, la prescrizione ordinaria dei debiti è prevista nel momento in cui sono trascorsi 10 anni. In particolare stiamo parlando della scadenza entro cui un creditore non può più richiedere il pagamento di determinate somme.

Tuttavia i tipi di prescrizione possono avere delle tempistiche diverse in base al singolo caso. Per esempio:

  • 10 anni per le imposte e le tasse dovute allo Stato;
  • 5 anni per le imposte e le tasse dovute a enti locali (Regioni, Province, Comuni);
  • 3 anni per il bollo auto.

Debiti con l’Agenzia delle Entrate, quando si prescrivono

Come ribadito più volte, la prescrizione indica il tempo entro cui il debito può essere richiesto dal creditore. Per quanto riguarda il caso specifico delle cartelle esattoriali, il termine può variare in base alla tipologia di imposta, dunque nel caso in cui la cartella esattoriale contiene delle imposte dovute allo Stato, la prescrizione è in 10 anni. Tuttavia risulta necessario fare attenzione alle sanzioni. Il fatto che i debiti abbiano una scadenza non preclude il fatto di poter ignorare ogni pretesa di pagamento

Anche se i debiti hanno una scadenza e che dopo di essa il creditore non possa più chiedere il pagamento la cosa più errata da fare è pensare che si possa ignorare una qualsiasi pretesa di pagamento, poiché ci possono essere delle ipotesi in cui il creditore presenta una semplice lettera di messa in mora o decide di procedere per via giudiziaria.

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