Reddito, a Catania pochi alla mobilitazione: "Dove sono percettori?"

Reddito, a Catania mobilitazione di pochi. “Dove sono tutti gli ex percettori?”

Daniele D'Alessandro

Reddito, a Catania mobilitazione di pochi. “Dove sono tutti gli ex percettori?”

Salvo Catalano  |
sabato 26 Agosto 2023

Delusione tra i manifestanti per la mancata partecipazione degli ex percettori alla mobilitazione sotto la prefettura a Catania

Non si ferma la mobilitazione del fronte in difesa del reddito di cittadinanza, ma la partecipazione al presidio di ieri a Catania sotto la Prefettura è stata sotto le aspettative.  È sempre l’associazione Disoccupazione zero a portare avanti la protesta. Dopo la partecipata assemblea di poche settimane fa, ieri ha invitato percettori e sigle che si schierano a favore del reddito al sit-in. Alla chiamata hanno risposto una cinquantina di persone: ad alcuni percettori in enorme difficoltà dopo lo stop al sussidio, si sono aggiunti i partecipanti di Unione Popolare e del Movimento indipendentista siciliano. Eppure proprio ieri l’Inps ha inviato una nuova ondata di sms a oltre 32mila beneficiari del reddito in tutta Italia, informandoli che dal mese di settembre non riceveranno più nulla.

“Dove sono gli ex percettori? Dove sfogano disperazione?”

Dove sono queste persone? Dove sfogano la loro disperazione?”, si chiede Angelo, che continua a percepire il reddito fino a dicembre perché i servizi sociali lo hanno preso in carico. Eppure è sempre presente in prima fila ad assemblee e manifestazioni. Sul palchetto improvvisato sotto la prefettura si alternano ex percettori che vogliono metterci la faccia. “Non è vero che non vogliamo lavorare – dice Luana – semplicemente non vogliamo essere schiavi. Fatevi un giro nei negozi di questa via Etnea – è l’appello alle istituzioni – e vedete quanti lavoratori hanno un contratto regolare. Pochissimi”. Luana è giovane, capelli piastrati, unghie curate. Lo sa che sarebbe il bersaglio ideale di chi etichetta i percettori di reddito come attaccati al divano. E rilancia: “Farsi la piastra o le unghie non significa essere ricchi, significa mantenere una dignità”.

La storia di Elisa: “Curriculum ovunque, nessuna risposta”

Elisa ha smesso di percepire i 500 euro da luglio. “Sto portando curriculum in negozi, ristoranti e panifici ma niente. Spero che mi chiamino i servizi sociali per la presa in carico”. Se infatti gli uffici comunali valutano la presenza di condizioni di estremo bisogno, la persona presa in carico continuerà a ricevere il reddito fino a dicembre. Loredana è di Gravina, il reddito lo ha già perso da alcuni mesi. “Vado avanti a lavoretti da 20-30 euro al giorno – spiega – ma la mia serenità e finita. Attendo ancora l’inizio di corsi di formazione in modo quantomeno da chiedere il nuovo sussidio”. Si tratta del Supporto per la formazione  e il lavoro da 350 euro, riservato agli occupabili che hanno perso il reddito (under 60 senza minori o disabili nel nucleo famigliare). La richiesta è però subordinata alla partecipazione a un corso di formazione. La Sicilia è indietro rispetto al resto d’Italia nel far partire i corsi del programma Gol, nati anche a soprattutto per i percettori. Sarebbero dovuti iniziare a inizio 2023, forse partiranno il prossimo autunno. 

Di Paola (M5S): “Chiesta al governo regionale attivazione programma GOL”

“Non potendo contare sulla sensibilità del governo Meloni che continua la sua guerra ai poveri e non alla povertà- ha affermato il capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars, Nuccio Di Paola – rinnoviamo l’appello al Presidente della Regione Schifani e all’Assessore al ramo Albano, che ha già mostrato disponibilità e sensibilità su questo tema, affinché attivi quantomeno il programma GOL per assicurare formazione e lavoro alle fasce più deboli della Sicilia. La fame non aspetta”. Per Di Paola “c’è il rischio di una vera e propria bomba sociale, perché quando di punto in bianco togli il pane alle persone, non ne esce mai nulla di buono. Il governo nazionale abolendo il rdc ha lasciato tutta la questione alle Regioni, quasi tutte governate dal centrodestra, ai sindaci e ai servizi sociali comunali che già fanno quotidianamente miracoli”.

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