Il rettore dell'Università di Palermo contro il numero chiuso

Il rettore dell’Università di Palermo contro il numero chiuso: “Conseguenza dei fortissimi tagli finanziari imposti al sistema universitario”

Filippo Calascibetta

Il rettore dell’Università di Palermo contro il numero chiuso: “Conseguenza dei fortissimi tagli finanziari imposti al sistema universitario”

Redazione  |
venerdì 22 Settembre 2023

Il rettore dell'Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, contro il numero chiuso nei corsi di laurea. Questo e tanto altro

“L’Italia è tra i paesi europei con il più basso numero di laureati e la Sicilia è nelle condizioni più critiche, da questo punto di vista, tra tutte le regioni italiane. Questa condizione limita fortemente le possibilità di sviluppo e la competitività del nostro sistema economico, oltre ad escludere larghe fasce della popolazione dall’accesso ai gradi più alti della formazione, limitandone fortemente le possibilità professionali. Sono pertanto assolutamente dannosi e inopportuni tutti i limiti alle possibilità di accesso all’istruzione universitaria, a partire da quelli legati al numero programmato”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Palermo Massimo Midiri.

“Tuttavia, tutte le Università italiane sono costrette a fare ricorso a tale limitazione, per alcuni corsi di studio particolarmente richiesti, in quanto le norme nazionali (ad esempio, nel caso di Medicina) o il limitato numero di docenti e di posti aula impedisce di ammettere ai corsi tutti gli studenti interessati – aggiunge – Questa è una diretta conseguenza dei fortissimi tagli finanziari imposti al sistema universitario nello scorso decennio, rispetto ai quali solo negli ultimi anni si è vista un’inversione di tendenza, che però non ha ancora consentito di recuperare i precedenti tagli. Inoltre, la fortissima sperequazione, che ancora permane, nella distribuzione delle risorse tra gli atenei del Nord e quelli del Sud crea ancora forti limitazioni alla possibilità di atenei come l’Università di Palermo di ampliare con rapidità la propria dotazione di aule”.

L’impegno del rettore dell’Università degli Studi di Palermo

Midiri sottolinea come l’Università di Palermo “stia compiendo in questi ultimi anni enormi sforzi per ampliare la propria offerta formativa, eliminare i numeri programmati in tutti i casi possibili e migliorare la qualità di spazi e strutture”. Nei casi in cui si ricorre al numero programmato, prosegue il rettore di Palermo, “l’accesso è di solito regolato da test a domanda multipla, un sistema di selezione del tutto insoddisfacente e non meritocratico, che non permette di valutare attitudini e capacità critiche, ma solo il possesso di nozioni, e determina una forte disparità per censo”.

“Spero davvero – conclude – che la politica nazionale comprenda la necessità di aumentare in maniera molto significativa gli investimenti sul sistema universitario e che la Regione Siciliana, come già fanno diverse regioni del Sud, cominci a investire somme del proprio bilancio sulle nostre Università. Al momento dobbiamo riconoscere un’estrema attenzione di alcuni assessori, e in particolare di quelli alla Formazione e alle Attività produttive, nei confronti delle università siciliane e auspichiamo che tale attenzione si continui a tradurre in un effettivo trasferimento di risorse verso i nostri atenei”.

Immagine d’archivio

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