Il termine ultimo era il 30 novembre ma il Pd continua la sua azione denigratoria verso l’amministrazione. Focus sulle pratiche di abuso edilizio: “Dichiariamole di interesse comune”
SANTA CROCE CAMERINA (RG) – Gli enti locali non vanno mai in ferie. Ne è la dimostrazione il comune di Santa Croce dove, qualche giorno fa, è stato approvato il bilancio. Nonostante i ritardi, infatti, il documento è stato adesso sottoscritto.
“Le cause del ritardo per giungere all’approvazione del Bilancio – ha sottolineato il sindaco Giovanni Barone rispondendo alle critiche dell’opposizione – sono codificate e note a tutti. Ricordo anche a chi punta sempre il dito che il termine ultimo per l’approvazione era il 30 novembre 2020. Mi incuriosisce come il Pd possa continuare la sua azione denigratoria nei confronti di questa Amministrazione, sapendo che in qualunque confronto ne uscirebbe perdente. Loro approvarono il bilancio il 27 novembre 2015. L’impianto del bilancio della Giunta è stato modificato di poco. Continueremo la nostra azione amministrativa e voglio tranquillizzare ancora gli esponenti del Pd che chiedono la manutenzione delle strade sul territorio camarinense. Sembra assurdo farlo, ma – ha aggiunto il primo cittadino – sono costretto a ricordare loro che la mia amministrazione in tre anni ha investito sulla manutenzione stradale più di quanto loro ne hanno speso in cinque anni. Il confronto anche qui non regge”.
Durante la discussione in Consiglio comunale, un ampio spazio è stato dato alle pratiche di abuso edilizio: dalla Giunta è emersa infatti la necessità – rivolta alla pubblica assise – di dichiararle di interesse generale e comune, in modo da creare un vantaggio per la società. “
Si tratta di un atto di coraggio da parte del massimo consesso cittadino – ha aggiunto Barone – Sfruttiamo questo patrimonio che è di tutti. La ‘sfida’ è questa rivolta al Consiglio comunale. Dichiarare questi immobili ‘di interesse generale e comune’ entro il prossimo mese di settembre, dando un parere a questi progetti. No alle demolizioni, se non a quelle in prossimità del demanio e sì alla dichiarazione di ‘interesse generale e comune’. Verrebbero demolite esclusivamente dove persiste un rischio idrogeologico. Sarebbe un vero peccato demolire, a macchia di leopardo, queste abitazioni all’interno di contesti già approvati e regolamentati.
In definitiva, se dovessimo demolire una struttura abitativa sugli scogli, che ben venga. Ma nel caso specifico si tratta d’altro. Salviamole. Si tratterebbe di un atto di buona amministrazione e ragionevolezza”. Nel Bilancio, inoltre, è stato previsto un aumento delle ore lavorative di tutti i precari del Comune, portate adesso a 36.