La Sardegna è antica, antichissima, terra di nuraghi e di Ichnusa, la birra, che alla Todde ha dato corpo e fortuna. E nella gemella Sicilia? Noi ricicliamo il passato
In Sardegna la Todde, donna, abbastanza giovane anche se curriculata, ha conquistato la Sardegna. Prima volta di una donna nell’isola, prima volta di una donna in un Sud ancora ancestrale. La rottura del tetto di cristallo è forse più dirompente di quella di Giorgia dopo Draghi. La Sardegna è antica, antichissima, terra di nuraghi e di Ichnusa, la birra, che alla Todde ha dato corpo e fortuna. E nella gemella Sicilia? Noi ricicliamo il passato, a volte passito.
Qua tutto sonnecchia tra maschilismi antichi. Todde/Schifani, parallelismo di rette che, contrariamente alle convergenze di Moro, all’infinito non si incontrano. Raccontano due Isole diverse, seppur vicine. Una povera, fiera e testarda, l’altra, forse meno povera, ma ascara e sonnolenta. Nulla cambia in Sicilia, tutto è immutato in un nulla creativo. Sta stancando la Sicilia nella sua insipienza, immanente deficienza, di slanci e cambiamenti. La Sardegna muterà, non si sa, glielo auguriamo, son di meno, più pecore che forestali siciliani, ma confidiamo nei giovani anche se lo spopolamento è similare. Quando tocca ad una donna in Sicilia? Ci andrebbe bene pure una Circe, tanto di suidi abbiamo dimestichezza.
Così è se vi pare