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Scontro sullo sgombero di via Gallo, si “infiamma” il dibattito al Consiglio comunale di Catania

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Scontro sullo sgombero di via Gallo, si “infiamma” il dibattito al Consiglio comunale di Catania

Giuliano Spina  |
sabato 23 Dicembre 2023

"Eccesso di forza" in risposta all'occupazione abusiva degli edifici di via Gallo? Le argomentazioni di maggioranza e opposizione.

“C’è stato nella fase dello sgombero di via Gallo un eccesso di forza. Agli aderenti del centro sociale è stato contestato il reato di occupazione di ufficio pubblico, ma questo ufficio non l’ha mai calcolato nessuno. Lo hanno sistemato per lo svolgimento di alcune attività e hanno cercato di dare un senso alla struttura, offrendo un servizio che il Comune di Catania in questo momento non riesce a offrire e invece si fa un dispiegamento di forze. Mi pare un’esagerazione”.

Così il consigliere di opposizione del Movimento 5 Stelle a Catania, Graziano Bonaccorsi, intervenuto al Qds.it, commenta lo sgombero effettuato lo scorso 5 dicembre dello studentato occupato 95100 in via Gallo, nelle vicinanze di via Crociferi, nel pieno centro del capoluogo etneo e sede delle attività di consultorio per le donne vittime di violenza.

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Lo sgombero di via Gallo

Durante lo sgombero alcune camionette della polizia hanno sequestrato la struttura dopo la disposizione della Procura della Repubblica di Catania. A 11 persone aderenti al centro sociale Liotru/Spazi Sociali è stato contestato il reato di invasione e occupazione di edificio pubblico.

L’intervento dei manifestanti alla seduta del consiglio comunale

Nella giornata di giovedì 21 ottobre, durante una seduta mattutina del Consiglio comunale, alcuni dei sostenitori del consultorio avrebbero fatto irruzione per avere un confronto immediato con il sindaco Enrico Trantino. L’Amministrazione comunale etnea – hanno affermato – deve ascoltare i manifestanti, in quanto “bisogna vedere se ci sono i presupposti – prosegue Bonaccorsi – per poter assegnare questa struttura. I ragazzi devono fare la richiesta per poter aver assegnato l’immobile. Ci vuole il confronto con il sindaco per comprendere lo stato dell’arte, altrimenti si crea caos. L’immobile è di proprietà della biblioteca Ursino Recupero e bisogna capire perché dal 2018 a oggi nessuno si era occupato dello studentato. Un giorno si sono svegliati e hanno messo un dispiegamento di forze solo per contestare il reato di occupazione a 11 ragazzi. Il modo con il quale la struttura è stata sgomberata è sproporzionato”.

Le ragioni della maggioranza per lo sgombero di via Gallo

Chi invece appoggia l’azione delle forze di polizia è il consigliere del gruppo Fratelli d’Italia, Alessandro Campisi. Al QdS, il consigliere spiega come la struttura di proprietà comunale fosse occupata del tutto abusivamente e come il sindaco sia disponibile al dialogo.

“Io sono intervenuto in consiglio comunale – afferma Campisi -. Non si può giustificare da parte dell’opposizione chi occupa abusivamente strutture. Si è venuto a sapere anche che avevano allacci di acqua e luce ed era quindi tutto abusivo. Poi sono arrivati in Consiglio comunale facendo un intervento e bloccando la seduta. Il sindaco li ha ascoltati e ha detto che riceverà una delegazione di due o tre persone, ma non con toni accesi. La soluzione si deve trovare nella legalità perché chiaramente se non c’è un contratto o un allaccio legale si deve sgomberare un edificio di pertinenza del Comune. Questi modi così duri non sono stati messi in campo”.

La disponibilità da parte di chi dirige la Giunta comunale c’è, a patto però “che le soluzioni non possano fare pensare che in città si possano occupare delle strutture abusivamente. L’opposizione parla di legalità, ma fa battaglie per far occupare abusivamente le strutture. Sono stati fatti dei controlli che confermavano ciò. Ho saputo che c’erano situazione poco trasparenti in merito a determinate vicende. È stata un’iniziativa della Procura, che si è accorta anche di queste criticità”.

“Il presidente è stato gentile, li ha fatti entrare – conclude Campisi – , ma loro non hanno consentito lo svolgimento dei lavori. C’erano carte con delle scritte, il consiglio è stato sospeso per una decina di minuti, il sindaco ha parlato con loro ed è dovuto intervenire anche il personale della Digos. Si è capito che erano fomentati da qualcuno perché c’era qualche collega dell’opposizione che faceva dei video. La gente va calmata perché noi rappresentiamo la città”.

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