Serie A, quali sono le squadre che possono ambire alla vittoria del campionato?  - QdS

Serie A, quali sono le squadre che possono ambire alla vittoria del campionato? 

redazione

Serie A, quali sono le squadre che possono ambire alla vittoria del campionato? 

mercoledì 20 Settembre 2023

Le squadre più in lizza per la conquista dello Scudetto sembrano essere le due milanesi, Milan e Inter. Napoli e Juventus sono pronte a dare battaglia

L’attesissimo campionato di calcio italiano ha finalmente ripreso il via, e con la nuova stagione di Serie A appena cominciata, tutti i tifosi e gli appassionati sono già in fermento e si chiedono quale squadra avrà l’onore di cucirsi al petto lo Scudetto. In questa competizione agguerrita, quattro squadre in particolare sembrano emergere come principali contendenti per la gloria suprema: Milan, Napoli, Inter e Juventus

In particolare, secondo i più recenti flussi di scommesse sul calcio, le squadre più in lizza per la conquista dello Scudetto sembrano essere le due milanesi, Milan e Inter: la loro attività sul mercato, unita a formazioni competitive, le ha posizionate come attuali favorite per la vittoria finale. Tuttavia, Napoli e Juventus sono pronte a dare battaglia e a sfruttare qualsiasi opportunità per riprendersi la cima della classifica. Andiamo ad esaminare i rispettivi punti di forza e debolezza, le mosse di mercato e come potrebbero schierare in campo i propri giocatori.

Milan: l’entusiasmo di Pioli

Il Milan è stato senza dubbio la squadra più attiva durante la finestra di trasferimento estiva: il mercato ha visto un susseguirsi di entrate ed uscite, con una serie di movimenti che hanno catturato l’attenzione degli appassionati. Tra gli arrivi più significativi, spiccano nomi come Colombo, Romero, Loftus-Cheek, Pulisic (in goal anche con la nazionale), Reijnders, Okafor, Chukwueze, Musah e Sportiello: tutti giocatori acquistati per rinforzare diversi reparti della squadra, portando freschezza ed energia nell’organico rossonero.

Tuttavia, è importante notare che ci sono state anche alcune uscite di rilievo, come Brahim Diaz e Tonali. Nonostante queste partenze, il Milan sembra aver operato in modo oculato per migliorare la squadra e affrontare la stagione con fiducia.

La formazione titolare del Milan è ora una miscela affascinante di giovani talenti e giocatori esperti. Una possibile novità potrebbe riguardare un cambio di modulo da parte di Pioli, che sembra propenso a passare dal 4-2-3-1 al 4-3-3, un modulo più adatto alle caratteristiche dei nuovi acquisti: in porta, Maignan è il titolare, affiancato da Sportiello come vice dopo la partenza di Tatarusanu. La difesa dovrebbe rimanere sostanzialmente la stessa, con Calabria e Theo Hernandez sulle fasce e Tomori in coppia con Thiaw o Kalulu al centro, con Kjaer probabile riserva.

Il centrocampo sembra ancora un reparto incerto, soprattutto dopo la partenza di Tonali e l’infortunio che terrà Bennacer fuori per gran parte della prima metà della stagione. In mediana, Krunic e Musah si contendono un posto da titolare, mentre come mezzali è competizione a tre tra Loftus-Cheek, Pobega e Reijnders. In avanti, Giroud (ottimismo attorno al suo recupero) opera come attaccante centrale, con Okafor come possibile alternativa. Il temibile Leao è schierato stabilmente sulla sinistra, mentre sulla destra è ballottaggio tra i due nuovi acquisti Pulisic e Chukwueze.

Napoli: la difesa del titolo

Sebbene ci siano state alcune modifiche nella rosa campione d’Italia e gli addii di Luciano Spalletti e Kim, il nucleo della squadra è rimasto intatto. Gli azzurri sono ora sotto la guida di Rudi Garcia, un allenatore che potrebbe non essere molto mediatico, ma che potrebbe fornire la continuità necessaria al progetto di De Laurentiis.Anche con Garcia si riparte dal 4-3-3: nel reparto offensivo ci sono nuovamente gli occhi puntati su Osimhen, un giocatore dimostratosi chiave per le sorti del Napoli. Gli azzurri partono in campionato con Meret come portiere titolare e Pierluigi Gollini come suo vice. Sulle fasce difensive Di Lorenzo e Mario Rui, mentre al centro della difesa Rrahmani è affiancato da Juan Jesus. Il dubbio tattico: Garcia ha sempre puntato sul contropiede, saprà adattarsi ad un club abituato prima al possesso palla di Sarri e poi al bel gioco spallettiano? A centrocampo, il trio è composto da Anguissa, Lobotka e Zielinski, mentre in attacco Osimhen e Kvaratskhelia restano le punte di diamante, coadiuvati da Politano. Pochi punti deboli per questo organico, ma spicca un’incognita psicologica: il Napoli dovrà soprattutto restare sul pezzo sul piano mentale e non farsi prendere da eventuali sensi di appagamento, o al contrario, dalla responsabilità di essere il favorito sulla carta” secondo quella volpe di Allegri.

Inter: si riparte da Lautaro

La vicenda Lukaku ha dominato il mercato estivo dell’Inter e complicato i piani della dirigenza. Nonostante ciò, il consolidato progetto di gioco rende l’Inter ancora la principale favorita per la vittoria finale dello Scudetto. Gli arrivi di Sommer, Bisseck, Frattesi, Thuram e Cuadrado hanno contribuito a mantenere alto il livello tecnico della squadra. 

Tuttavia, l’assenza di un’altra punta centrale di qualità è ancora una lacuna evidente. Dopo la partenza di Dzeko a scadenza di contratto, Marotta e Ausilio hanno prontamente sostituito l’attaccante con Thuram a parametro zero; ma quest’ultimo non è una punta di peso quanto il bosniaco. La cessione di Brozovic è stata seguita dall’acquisto di Frattesi e nel frattempo sono arrivati in prestito Carlos Augusto, Arnautovic e Cuadrado a titolo definitivo. Insomma, tanto movimento in casa nerazzurra!

In porta, Sommer e Audero formano la nuova coppia di portieri. Nel 3-5-2 di mister Inzaghi, accanto a Bastoni e Pavard, Acerbi è in ballottaggio con De Vrij per un posto in difesa. A centrocampo, reparto ben attrezzato dell’Inter, ci sono Barella, Calhanoglu, Dimarco, Dumfries e uno fra Mkhitaryan e appunto il neoacquisto Frattesi. A completare la rosa, per il reparto offensivo c’è il Toro Lautaro, che ha cominciato sin da subito a giovare del lavoro sporco assicurato da Thuram. Al momento, gli sforzi per creare una squadra all’altezza della scorsa stagione sembrano essere ben riusciti e soprattutto: ancora una volta, Marotta ha costruito una squadra sulla base di criteri tattici e non mediatici.

Juventus: periodo di transizione o di rinascita?

La Juventus guidata da Massimiliano Allegri è in fase di transizione, con nuove figure dirigenziali e importanti movimenti sul mercato. Alcune uscite significative includono Cuadrado, Di Maria, Paredes, Bonucci, Zakaria e Arthur. Le conferme comprendono Milik, Mckennie e Rabiot, mentre il nuovo arrivo è Timothy Weah dal Lille; inoltre, Cambiaso è tornato dal prestito.

La formazione tipo della Juventus per la stagione 2023/2024 è un 3-5-2 con Szczesny confermato in porta e Perin come suo vice. La difesa vede Bremer al centro, Alex Sandro a destra e Danilo a sinistra. Cambiaso contende il posto a Kostic per un ruolo sulla corsia sinistra, mentre Weah occupa quella destra. A centrocampo, Locatelli resta il regista principale, affiancato da Rabiot e Pogba. I giovani Fagioli e Miretti saranno invece le alternative utilizzate da Allegri durante il corso della stagione. In attacco, Vlahovic sarà la punta centrale, con Chiesa che agirà alle sue spalle come seconda punta; Milik e Moise Kean partiranno indietro nelle gerarchie di Allegri. Le sorti di questa squadra sembrano dipendere in particolare dalle performance e dallo stato di salute di Vlahovic e, soprattutto, da Chiesa, chiamato a tornare finalmente a brillare. Intanto, Allegri fa la volpe o fa sul serio quando dice: “L’obiettivo della Juventus è il 4° posto”?. Di sicuro, lo fa innanzitutto per alleggerire il peso dell’aspettativa mediatica sui suoi ragazzi.  
In sintesi, il quadro è questo: il Napoli è il favorito sulla carta, l’Inter sembra quella più collaudata, il Milan è l’incognita, mentre la Juventus, come dice Allegri, rimanda tutto a dicembre: “L’obiettivo è arrivare a Natale ed essere ancora aggrappati alle prime della classifica”. Come direbbe lui: “Un passettino alla volta”.

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