In Sicilia riecheggia ancora il suono della zampogna - QdS

In Sicilia riecheggia ancora il suono della zampogna

redazione

In Sicilia riecheggia ancora il suono della zampogna

martedì 19 Dicembre 2023

Alla scoperta dell’antico strumento musicale che preannuncia il Natale

SICILIA – Quella della zampogna – o ‘ciaramedda’ – nella nostra Isola è una delle più antiche e radicate delle tradizioni natalizie. Questo strumento musicale ad ancia doppia è presente fin dalle epoche più remote alle nostre latitudini.

Per tanti anni, già in prossimità della festa dell’Immacolata dell’8 dicembre, lungo le strade delle città siciliane è stata una consuetudine vedere i cosiddetti ‘ciaramiddari’ dilettarsi con il suono di quella che sembra ricordare una vecchia cornamusa scozzese. La diffusione di questo strumento pare avere origini decisamente remote.

Il primo utilizzo della zampogna ai tempi degli antichi romani

Secondo antiche storie, infatti, si è soliti fare risalire all’epoca del sanguinario imperatore romano Nerone il primo utilizzo della zampogna. Addirittura, in base ad alcune presunte testimonianze, lo stesso imperatore dell’antica Roma sarebbe stato un utilizzatore della zampogna.

Nerone, grande amante della musica, avrebbe infatti suonato un particolare strumento dotato di canne inserite all’interno di un sacco da comprimere con un braccio. Lo strumento in questione avrebbe avuto il nome latino di ‘utriculus’ e, il suo utilizzatore, avrebbe assunto il nome di ‘utricularius’ (zampognaro).

Ma le vere origini nella vicina Grecia

Gli antichi romani, tuttavia, non sarebbero stati gli inventori della zampogna. Per ricercare i veri ‘padri’ di questo strumento bisogna infatti spostarsi nella vicina Grecia.

Qui, all’ombra del Peloponneso e dei mastodontici templi, sarebbe nato il caratteristico strumento. A quanto pare, esso sarebbe un diretto discendente del mitologico flauto di Pan, dio non olimpico delle montagne e della vita agreste dal corpo metà uomo e metà capra. Anche il nome rispecchia la sua origine greca. Deriverebbe, infatti, dal termine συμϕωνία che significa “accordo, concerto”. Il nome sarebbe poi stato adottato dalla lingua latina divenendo “symphōnĭa”.

Ma cosa c’entra la Sicilia con la zampogna, e, in particolare, con le sue origini ellenistiche. La diffusione dello strumento musicale nel territorio isolano è da ricondurre infatti alle conquiste greche in Sicilia.

La zampogna non avrebbe preso piede esclusivamente dalle nostre parti, ma avrebbe avuto facile circolazione anche nell’intero Meridione d’Italia, con una particolare preferenza nelle Regioni di Basilicata, Calabria e Campania.

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