Sicilia “sconnessa”, 400mila famiglie senza Internet - QdS

Sicilia “sconnessa”, 400mila famiglie senza Internet

Michele Giuliano

Sicilia “sconnessa”, 400mila famiglie senza Internet

mercoledì 24 Gennaio 2024

Istat, la nostra Isola è la seconda regione italiana per nuclei che non dispongono di un accesso al web. Il grande paradosso è rappresentato dai minori: circa il 70% degli under 17 è quotidianamente on line

PALERMO – Quasi 400mila famiglie siciliane non dispongono di un accesso ad Internet. Secondo l’Istat, nel 2023, peggio dell’Isola in termini assoluti fa soltanto la Lombardia, che sale a quasi 600mila famiglie, su una popolazione regionale comunque molto più ampia.

Tanti i motivi del mancato accesso a Internet

I motivi di questo mancato utilizzo sono tanti: appena 30mila famiglie siciliane hanno comunque accesso al servizio, in altri luoghi che non siano la propria abitazione, che possono essere il lavoro o host comuni, mentre in circa 210mila famiglie si palesa una incapacità di utilizzo; per 85mila famiglie, invece, il servizio non è ritenuto né utile né interessante.

In 60mila lamentano l’ato costo

Ancora, in 60mila evidenziano l’alto costo sia degli strumenti necessari per connettersi sia dello stesso collegamento. Residuale, l’assenza della connessione a banda larga nella zona di residenza e la scelta di non fruire di Internet per motivi di privacy o sicurezza. In termini percentuali, il 19,7% delle famiglie siciliane non ha accesso ad Internet. Fa peggio solo la Calabria, dove si sale al 25,3%, la Basilicata, al 22,8% e la Puglia, al 20,7%.

È proprio il Sud a segnalare i risultati peggiori

Per macrocategorie territoriali, è proprio il Sud a segnalare i risultati peggiori, al 20% di inutilizzo, seguito dalla Isole, al 18,8%, dal Centro e dal Nord Ovest, al 14,3%, e infine il Nord Est, al 13,8%. Anche la conformazione urbanistica del territorio in Italia ha una influenza non indifferente: ci si collega di più nelle aeree metropolitane che nei comuni sotto i 50 mila abitanti, pur mantenendo una media piuttosto alta, al di sopra del 85%; si scende al 77% nei Comuni fino a 2 mila abitanti Molta differenza fa poi il tipo di utilizzo che si fa della rete Internet, che presenta diversi gradi di complessità.

Sempre secondo l’Istat, in una ricerca degli inizi del 2023, in Sicilia il principale utilizzo di Internet è quello legato alla messaggistica istantanea. Quindi, il 59,4% ha effettuato chiamate o videochiamate, mentre solo il 48,2% ha spedito e ricevuto email. Gli utilizzi meno frequenti sono quelli legati alla lettura di informazioni, riviste on line e giornali (34,9%) e l’ascolto di musica attraverso servizi in streaming, web radio o download (38,1%).

Un utilizzo, quindi, piuttosto scarno della tecnologia, legato principalmente alla funzione “telefonica”, sebbene in forme più avanzate, e alla comunicazione email, in funzione principalmente lavorativa.

Al Sud quasi il 43% dei bambini tra i 6 e 10 anni con lo smartphone

D’altra parte, i bambini siciliani che quotidianamente utilizzano Internet sono il 69,3% dei soggetti tra i 6 e i 17 anni, secondo i dati diffusi in occasione della 14esima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, “Tempi digitali”, da parte di Save the Children. Il dato più sorprendente è quello dell’età di chi possiede o utilizza un cellulare: a partire dal periodo della pandemia, tutto il Sud ha registrato una crescita importante, tanto che il 42,8% dei bambini tra i 6 e i 10 anni adesso posseggono uno smartphone.

Un paradosso pericoloso, che si contrappone alla povertà telematica di molte realtà, che non trovano un aiuto neanche nelle scuole. In base all’andamento del piano “Scuole connesse”, avviato nel 2021, che punta a connettere il 100% delle scuole del primo e secondo ciclo entro la fine del 2023, la Sicilia non risulta tra le Regioni più avanzate per quanto concerne le scuole connesse alla banda ultra larga.

A Palermo, ad esempio, quasi un quarto degli istituti sono ancora in attesa di essere connessi. La situazione migliora se si guarda alle scuole secondarie di secondo grado, in quanto la Sicilia presenta scuole connesse in moltissimi Comuni.

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