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Stipendi più ricchi a dicembre 2023 per i dipendenti pubblici, ecco perché

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Stipendi più ricchi a dicembre 2023 per i dipendenti pubblici, ecco perché

Salvatore Rocca  |
sabato 25 Novembre 2023

Grazie al decreto Anticipi diverse categorie di dipendenti pubblici percepiranno stipendi più alti a dicembre 2023.

Buone notizie in arrivo per molti dipendenti pubblici a dicembre 2023. In virtù di quanto determinato dal decreto Anticipi del Governo Meloni, questi soggetti potrebbero percepire un aumento dello stipendio il cui arrivo è atteso per la seconda metà del mese.

Quando verrà discusso il decreto Anticipi

L’incentivo arriverà insieme alla Tredicesima, qualora il decreto possa essere approvato entro tempi brevi. Al momento, infatti, il testo si trova in Senato in attesa del via libera e dovrà essere convertito in legge entro il 17 dicembre 2023. Il presidente dell’Aula, Ignazio La Russa, ha comunicato che il decreto Anticipi verrà discusso al Senato a partire dal 5 dicembre.

Il decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 recante “misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”, destinerà 2 miliardi di euro e, specificatamente per gli stipendi, verrà data un’iniezione di liquidità a 2,5 milioni di persone che lavorano come dipendenti pubblici.

Aumento stipendio, chi lo percepirà

Questo bonus verrà assegnato a quei soggetti a cui è stato riconosciuto il rinnovo del contratto collettivo e corrisponderà alla cosiddetta “vacanza contrattuale”. Si tratta di una compensazione che viene data a coloro che hanno dovuto far fronte a un contratto scaduto e poi rinnovato, per coprirne il periodo di assenza.

Non tutti i dipendenti pubblici avranno diritto alla stessa somma di “risarcimento”. Molto dipenderà infatti dalla categoria di appartenenza del lavoratore, che potrà percepire da 780 euro circa fino a un massimo di 2mila euro. Non percepiranno, invece, la somma i dipendenti precari della Pubblica amministrazione e i dipendenti degli enti locali. Per questi ultimi, infatti, dovranno pensarci le amministrazioni.

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