Strage di Ustica, Gasparri: "Declassificare documenti" - QdS

Strage di Ustica, Gasparri presenta interrogazione: “Declassificare documenti, serve chiarezza”

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Strage di Ustica, Gasparri presenta interrogazione: “Declassificare documenti, serve chiarezza”

Redazione  |
martedì 04 Luglio 2023

Strage di Ustica, per Gasparri bisogna "rendere noti tutti quei documenti che chiarirebbero quello che molti di noi già sanno".

“Ho presentato una interrogazione alla Presidenza del Consiglio per fare chiarezza sulla vicenda del 27 giugno 1980, quando precipitò nel Mar Tirreno il velivolo DC9 in servizio sulla rotta Bologna-Palermo, in cui morirono tutte le 81 persone a bordo. Ad oggi ancora restano ignoti gli esecutori materiali ed i mandanti dell’attentato”. Lo dice in una nota il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (FI), in merito alla strage di Ustica.

Ustica, Gasparri: “Magistratura non ha mai indagato in direzione diverse”

“Il 23 giugno del 1994 il Collegio Peritale d’Ufficio concluse individuando nell’esplosione di una bomba collocata nella toilette posteriore l’unica causa tecnicamente possibile della distruzione del velivolo”, ha aggiunto.

Alcune sentenze ritengono destituito di ogni fondamento l’impianto accusatorio incentrato sulla battaglia aerea stabilendo tra l’altro che nell’ora e nel luogo del disastro non vi erano velivoli di alcun genere. Nonostante questo la Magistratura non ha mai indagato in direzione diverse dalla battaglia aerea, mai confermata in alcun grado di giudizio penale”.

“Inoltre dal 1972 al 1985 si sono registrati, nel solo aeroporto di Fiumicino o nelle sue vicinanze
12 episodi di terrorismo di matrice palestinese, e nel 1988 e 1989 due velivoli di linea sono stati distrutti sulla Scozia e sul Ciad ad opera di terrorismo di matrice libica”, ha proseguito.

“Bisogna rendere noti tutti i documenti”

“La documentazione relativa all’attività del capo centro SISMI a Beirut, colonnello Stefano Giovannone, declassificata in base alle direttive della Presidenza del Consiglio e versata anticipatamente all’Archivio Centrale dello Stato anche grazie allo specifico impegno di questo Governo, traccia un panorama inequivocabile delle cosiddette ‘minacce agli interessi italiani’ da parte del terrorismo palestinese nel corso del 1980″.

“Tutti i ricercatori impegnati nello studio di queste vicende concordano sull’esistenza di ulteriore documentazione, ulteriori declassificazioni e versamenti anticipati sono ancora possibili”.

“Quindi – conclude Gasparri – è ora di fare chiarezza e di rendere noti tutti quei documenti che chiarirebbero quello che molti di noi già sanno e che molti giornali hanno già scritto, ma che alcuni si ostinano ancora a negare”.

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