“I talenti del Reddito di cittadinanza”, in Sicilia esclusi più di uno su quattro - QdS

“I talenti del Reddito di cittadinanza”, in Sicilia esclusi più di uno su quattro

“I talenti del Reddito di cittadinanza”, in Sicilia esclusi più di uno su quattro

giovedì 08 Settembre 2022

Oltre il sussidio: il bando Ice-Agenzia prevede percorsi formativi per “addetto export”. Soltanto in 35 su 48 sono stati ammessi ai corsi in marketing internazionale e digitale

PALERMO – Va avanti la selezione tra i percettori del Reddito di cittadinanza per scegliere coloro i quali in Sicilia potranno partecipare al corso per “I talenti del Reddito di cittadinanza in azione: progetto riparti con l’export”.

La prima fase ha visto 35 ammessi alla prova successiva, quella relativa alla conoscenza della lingua inglese, mentre sono stati esclusi in 13.
A breve, l’Ufficio servizi formativi di Ice-Agenzia comunicherà ai candidati ammessi le istruzioni relative alle modalità inerenti alla prova di lingua, che verrà effettuata da remoto da parte di una scuola di lingue. Si procede, quindi, nel cercare di andare oltre il sussidio e di trasformare, per più persone possibili, il Reddito di cittadinanza in un percorso formativo e di crescita per trovare il proprio posto nel mondo del lavoro.
È proprio questo lo scopo dell’Avviso pubblico per la selezione dei partecipanti ai corsi “I talenti del Reddito di cittadinanza in azione: progetto ri-parti con l’export”.

Il bando è stato promosso dall’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e da Anpal Servizi.
I due enti hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per la promozione dell’intervento, rivolto a disoccupati e inoccupati, prioritariamente beneficiari del reddito di cittadinanza (RdC).
Ha aderito all’iniziativa anche la Pf Gestione mercato del lavoro e servizi per l’impiego (pubblici e privati) della Regione Siciliana, assicurando la collaborazione dei Centri per l’impiego della Sicilia.

Il progetto prevede l’erogazione del corso in marketing internazionale e digitale, per la formazione della figura di addetto export, della durata di circa 420 ore di attività didattica in aula. Il corso è pensato per fornire ed incrementare le competenze dei partecipanti sui temi dell’internazionalizzazione delle imprese, con l’obiettivo di supportare le Pmi italiane nell’affrontare i mercati esteri.
Il corso è destinato ad un massimo di 32 partecipanti per classe e ad un minimo di 20. La figura che sarà formata dal corso è molto interessante perché guarda ad un settore trasversale all’intero mondo del lavoro in continua evoluzione.

L’addetto export è colui che si occupa di coordinare, gestire e monitorare tutte le spedizioni all’estero, che possono avvenire via terra, via mare o via aerea. Ancora, è di sua responsabilità anche l’adempimento di tutte le pratiche burocratiche e amministrative del caso, così come il rimanere in contatto con clienti, agenti e fornitori. Prepara quotazioni per i clienti, negozia le tariffe commerciali con i fornitori e organizza il trasporto: ad esempio pianifica e compone carichi completi (FCL, Full Container Load) o combinazioni di carico in groupage (LCL, Less than Container Load).
L’operativo import export si occupa poi del booking import/export, ovvero della prenotazione dei mezzi di trasporto: nave, aereo, trasporti terrestri.
Oltre a curare l’organizzazione logistica della spedizione, l’addetto import export prepara e controlla la documentazione di trasporto che deve accompagnare la merce, come da normativa: polizze di carico in export, svincolo polizze in import, assicurazioni merce, certificati doganali necessari per oltrepassare la frontiera.

Trova un suo spazio all’interno di aziende con un reparto logistica e trasporti. Ne sono un esempio le ditte di spedizioni internazionali, le agenzie marittime e quelle doganali. Ma anche le compagnie aeree cargo. Più in generale, ormai saper gestire i rapporti con aziende che vanno al di fuori dei confini internazionali è diventata una esigenza anche nelle medie aziende, che non possono permettersi di limitare il proprio orizzonte lavorativo.

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