Elezioni comunali di Trapani, arriva il ricorso di Miceli - QdS

Elezioni comunali di Trapani, arriva il ricorso di Miceli

Vito Manca

Elezioni comunali di Trapani, arriva il ricorso di Miceli

mercoledì 23 Agosto 2023

Maurizio Miceli ha presentato esposto al Tar, che verrà discusso il 7 novembre. Oggetto del contendere i risultati delle votazioni di maggio che hanno riconfermato sindaco Giacomo Tranchida

La sfida continua e senza esclusione di colpi. Finora l’ha vinta il sindaco Giacomo Tranchida, confermato alla guida della città di Trapani con il voto del 28 e 29 maggio. Ma il suo maggiore competitor, Maurizio Miceli, non si rassegna ai numeri delle Comunali. Li ritiene sbagliati, condizionanti ed ha deciso di rivolgersi al Tar di Palermo. Il suo ricorso elettorale sarà discusso il prossimo 7 novembre.

Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia vuole vederci chiaro in ben 29 sezioni. Ha chiesto la verifica di presunte irregolarità che potrebbero mettere in discussione l’esito delle elezioni. Miceli, in attesa delle decisioni del Tar, ha messo in campo un’opposizione senza quartiere. Lo scontro è infatti frontale sia in aula – è presente come miglior candidato sindaco perdente – che nel dibattito politico cittadino.

La destra continua a picchiare duro sulla mancata approvazione degli strumenti finanziari: mancano ancora all’appello il conto consuntivo 2021 ed i previsionali 2022 e 2023. Il Comune è stato commissariato ma a Miceli non basta ed ha chiesto, a più riprese, un intervento ispettivo della Regione per comprendere le ragioni che hanno portato l’amministrazione Tranchida ad essere priva dei documenti contabili.

Polemica aspra anche su altre questioni aperte in città: la pulizia delle strade, la gestione del verde pubblico, la pianificazione territoriale ed il rilancio del porto. Sull’altro fronte, l’attesa di Tranchida non è da meno ed è dinamica. Intanto contro il ricorso elettorale.

Il sindaco Tranchida intende difendersi ed ha deciso di resistere in giudizio

I suoi legali, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, puntano a dichiarare il ricorso inammissibile o a farlo rigettare. La vicenda giudiziaria riguarda anche quattro consiglieri comunali, Anna Lisa Bianco (presidente del consiglio), Andrea Genco (vicepresidente), Claudia La Barbera e Giusy Ilenia Poma.

La proclamazione degli eletti ha consegnato 16 seggi alla coalizione del primo cittadino e 8 seggi alle forze d’opposizione. Il ricorso e le scorie elettorali, ancora evidenti, hanno lasciato poco spazio a margini di collaborazione tra le forze presenti nell’assemblea di Palazzo Cavarretta. E l’appuntamento per una imminente polemica è già alle porte. Si tratta della delibera che lo scorso 17 agosto la giunta ha approvato per l’adeguamento delle indennità del sindaco, degli assessori e del presidente del consiglio.

L’aumento non inciderà, in questa prima fase, sulle casse comunali perché verrà utilizzato soltanto il contributo della Regione. Ma l’opposizione è tuttavia già pronta all’attacco.

È un tema che surriscalda da sé il confronto politico. A Trapani diventa dirompente per il clima di scontro che si è determinato all’indomani delle elezioni e che punta alla reciproca delegittimazione dell’avversario.

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