Trapani, la Nuova Dc vuol far ripartire il centrodestra - QdS

Trapani, la Nuova Dc vuol far ripartire il centrodestra

Vito Manca

Trapani, la Nuova Dc vuol far ripartire il centrodestra

venerdì 22 Dicembre 2023

Questo l’obiettivo del nuovo segretario provinciale ed ex sindaco di Alcamo, Giacomo Scala: “Ci proponiamo come partito costruttore, inclusivo e speriamo anche punto di riferimento”

TRAPANI – Al centro, sempre e comunque, al centro. Perché è lì che si media, perché è lì che si fa sintesi. E se c’è da limare, da smussare e condividere, la Nuova Dc si sente a casa sua. Con le idee chiare, nel centrodestra e con il centrodestra.

Ma quello trapanese è malato, da tempo. Diviso, polemico, sospettoso e quindi spesso perdente pur avendo i numeri per vincere. È dunque arrivato il momento di cambiare registro: ci sono le Europee in vista, ma soprattutto le Comunali dell’anno prossimo e s’intravedono anche le Provinciali. La Dc mette a disposizione il suo nuovo corso, che ha un nome e un cognome, quello dell’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala, eletto al vertice del partito, all’unanimità, nel recente congresso provinciale. E Scala è pronto a fare la sua parte. Dettando la linea politica del partito e mandando un messaggio alle altre forze della coalizione.

Il centrodestra trapanese è a pezzi. Come si può ricostruire?
“Il centrodestra, di certo, nel recente passato, non ha brillato per compattezza e unità. La Dc in provincia si sta organizzando appena ora e rappresenta, nello schema della politica provinciale trapanese, un elemento di novità. Noi ci poniamo come partito costruttore, inclusivo e speriamo anche di riferimento, per costruire un nuovo centrodestra a cui i cittadini guardano con interesse dando anche tanto consenso. Penso che il confronto e le iniziative sul territorio, anche del governo regionale, sono e saranno la chiave di volta per ridare compattezza e togliere ogni tentativo di individualismo partitico che mina l’unità della coalizione”.

A Mazara del Vallo e Castelvetrano sembra si stia facendo di tutto, come coalizione, per arrivare divisi al voto. Quale può essere l’elemento di svolta?
“A breve si voterà in quattro Comuni della provincia con metodi differenti. Salaparuta e Salemi con il maggioritario, Mazara e Castelvetrano con il proporzionale. Ad oggi non credo che si stia lavorando per essere divisi. Credo invece che si possa aprire una nuova stagione di confronto e dialogo per dare alle città al voto una strategia politico-amministrativa fortemente condivisa centro destra. Noi ci siamo, la DC è pronta a fare la sua parte. Vogliamo essere pontieri e costruttori di unità, ma anche dare al territorio un progetto serio e innovativo”.

L’elezione al vertice provinciale della Dc è da considerare come una sua nuova e personale stagione politica? Per raggiungere quali obiettivi?
“L’elezione a segretario provinciale è per me un grande onore e una grande gratificazione per il quale devo dire grazie a tanti amici e ai dirigenti regionali e al nostro segretario nazionale Totò Cuffaro. Non ho obiettivi personali. Punto a fare crescere un partito nuovo, ma con radici solide e antiche che si fondano su valori importanti quali il cattolicesimo democratico e la giustizia sociale. Questa grande responsabilità ha fatto rinascere in me una grande voglia di fare per il territorio, come ho fatto in passato, coinvolgendo in questa avventura soprattutto i giovani che hanno già lo sguardo al futuro e che pretendono un presente importante”.

Crede alle Provinciali? Ed è con questo voto che intendete fare la differenza?
“Credo al ripristino delle Province nella stessa misura in cui ci crede il Governo regionale, che sta dimostrando di essere serio e di lavorare per il territorio siciliano. La Dc ha l’ambizione e la voglia di fare bene, di essere presente, con donne e giovani che possano rappresentare un progetto di reale cambiamento sul territorio”.

Il voto nella sua Alcamo è ancora lontano ma bisogna comunque pensarci. Come si può tornare a vincere?
“Manca ancora un po’ di tempo per il voto nella mia città, è vero, ma i progetti non si inventano, né si propongono ai cittadini all’ultimo minuto. Anche ad Alcamo la Dc proporrà un progetto unitario di governo della città che da troppo tempo è narcotizzata dal un governo cittadino privo di slancio e di visione. Occorre recuperare la necessaria coesione sociale e una progettualità vera, concreta, capace di rimettere al centro la città e i cittadini. Occorre che ritorni il tempo delle realizzazioni di strutture e servizi per archiviare definitivamente il tempo degli slogan e della chiusura di strutture sportive e culturali che hanno caratterizzato questa stagione di gestione della città di Alcamo”.

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