Vie dei Tesori, nel week end la Catania dei misteri - QdS

Vie dei Tesori, nel week end la Catania dei misteri

redazione

Vie dei Tesori, nel week end la Catania dei misteri

venerdì 25 Ottobre 2019

La cripta nascosta con i “colatoi” per i cadaveri e la chiesa che ospita una tela miracolosa. Le antiche raffinerie e il Convitto per “nobili signori”. I luoghi di Sant’Agata e il “Colosseo” nero. Un itinerario assolutamente da non perdere

Si scende una ripida scala e sotto si apre un ambiente del tutto inaspettato. Siamo sotto la chiesa di San Giuseppe al Transito, vicino Castello Ursino, nell’antico quartiere ebraico: qui un tempo c’era uno di torrioni dello stadio romano, poi trasformato nel Medioevo in accesso alla città, la celebre Porta della Decima, sotto cui si versava il dazio (un decimo del raccolto) al sovrano.

Qui sotto passarono anche i catanesi ribelli al re Federico, sorta di Forche Caudine: alcune tracce dell’antica porta restano sulla fiancata settentrionale dell’edificio.

E’ una chiesa antica, San Giuseppe al Transito, e persino i catanesi scopriranno – questo weekend e il prossimo, venerdì e sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 con Le Vie dei Tesori in collaborazione con Acquedotte – la misteriosa cripta settecentesca, con i “colatoi” ancora integri, per l’essiccamento dei cadaveri.

Poco lontano, la chiesa di Santa Maria dell’Aiuto (aperta venerdì e sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16,30 alle 19, domenica dalle 9 alle 11 e dalle 16,30 alle 18,30) ha una storia particolarissima: ospita un’icona della Madonna col Bambino che la devozione popolare vuole miracolosa: fino al terremoto, la Madonnina era in una teca sulla strada, ma non era sicura anche perché troppa gente si fermava per chiedere miracoli; fu quindi trasportata dentro la chiesa che era inizialmente intitolata ai SS. Pietro e Paolo, che furono così “spodestati”. In un vano rettangolare attiguo, sorge la cappella della Madonna di Loreto, fatta costruire nel 1740 dal canonico Giuseppe Lauria; ospita il modello della Casa Santa della Madonna a Loreto, realizzata con argilla impastata dalla polvere spazzata per devozione dai fedeli. Tradizione vuole che la Santa Casa sia stata trasportata in volo dagli angeli da Nazareth a Loreto, e per questo motivo papa Benedetto XV nominò la Beata Vergine di Loreto “patrona di tutti gli aeronautici”.

Sono soltanto due dei
cinquanta siti che Catania aprirà in questo quarto (e penultimo) weekend de Le
Vie dei Tesori
, da venerdì 25 a domenica 27 ottobre, forte degli oltre 15mila visitatori che hanno
affollato i luoghi (ma anche le numerose “esperienze” nei primi tre fine
settimana del festival. Sarà un fine settimana pienissimo: si potrà percorrere
un viaggio nella tradizione di sant’Agata toccando tutti i siti noti ai devoti:
da San Placido
, che inglobò i ruderi di quella che era considerata la casa
natale della vergine martire, a Sant’ Agata La Vetere,
che fu la prima cattedrale di Catania e dove furono conservate le reliquie
della santa, fino a Sant’Agata al Carcere, dove tradizione vuole
che fu rinchiusa la giovinetta prima del martirio. Sarà l’ultimo weekend
disponibile per visitare l’Anfiteatro romano, il “colosseo nero”,
come lo chiamano i catanesi, che per imponenza è secondo soltanto all’originale
romano. Da non perdere, inoltre, l’Ipogeo romano, una delle poche
tombe monumentali di età romana imperiale che ancora si possono ammirare a
Catania. Ultima possibilità anche per la Biblioteca Regionale (la più antica
della Sicilia) con i suoi 450 mila tra incunaboli, manoscritti e  cinquecentine, aperta solo venerdì e
domenica; per visitare l’imponente e sfarzoso Palazzo Manganelli, assolutamente
tra i siti più amati del festival (incantò Visconti che qui volle girare scene
del suo “Gattopardo”), disponibile solo domenica. Venerdì e sabato sono aperte
anche le Ciminiere dove si aggiungono a
sorpresa le antiche raffinerie:
alle tre distinte collezioni museali – si passa dalle mappe e carte geografiche
rinascimentali alle “pizze” e locandine d’epoca al Museo dello Sbarco, dove vive un pezzo di storia – si aggiunge infatti
anche la struttura della raffineria dello zolfo edificata nel 1830. Sarà una
tour che consentirà un’interessante immersione in un esempio di archeologia
industriale: dalle antiche vasche di sublimazione dello zolfo da cui svettano
le antiche ciminiere al progetto di recupero ai fini culturali voluto
dall’architetto Leone che pensò di sfruttarne i volumi come spazi
multifunzionali.

Ultimo weekend anche per
il Cutelli, il convitto per “giovini
e nobili signori” Tra i luoghi e
l’esperienze su prenotazione, tornano poi per l’ultimo sabato le
visite teatralizzate sulla cupola della Badia di Sant’Agata
, percorrendo il
camminamento segreto delle monache, oppure si può gustare un calice di rosè Planeta al tramonto. Tra i luoghi su
prenotazione non perdete la possibilità di salire all’inaccessibile cantoria e
da lì, alla terrazza del monastero di San Giuliano; visitare il museo Diocesano arrivando sui
camminamenti di Porta Uzeda oppure scendere nelle antiche terme romane sotto piazza Duomo; meravigliarsi di
fronte ai 78 “falsi” d’autore di Centuripe che il famoso archeologo Guido
Libertini volle esporre tra i reperti del Museo di archeologia dell’Università
(aperto però soltanto venerdì).

Senza dimenticare che da
Palermo partono i Viaggi dei Tesori alla scoperta di Catania. Ogni
weekend del festival, in compagnia di una guida esperta che conosce tutti i
segreti nascosti tra vicoli e piazze, una notte indimenticabile in un palazzo
storico, due snack alla scoperta dello street food catanese e una cena da non
perdere. Sempre da Palermo, infine, e solo domenica, ultima occasione per
prendere il bus che vi accompagnerà nel capoluogo etneo per
rientrare in serata.

Per restare aggiornati sul
festival, c’è il sito www.leviedeitesori.com.
Info al call center allo 0918420104, tutti i giorni dalle 10 alle 18.

COME PARTECIPARE

Un coupon da € 12 è valido per 10 visite, unoda € 6 è valido per 4 visite e un coupon da € 2.50 per un singolo ingresso a scelta tra i luoghi del circuito. Per i luoghi su prenotazione (€ 3.50) e le esperienze (€ 5), occorre acquisire il relativo coupon su www.leviedeitesori.it.

Se restano posti liberi, saranno disponibili all’ingresso del sito. A tutti coloro che acquisiranno i coupon verrà inviata per mail una pagina dotata di un codice QR, come una carta d’imbarco. La pagina con il codice dovrà essere stampata e mostrata all’ingresso dei luoghi. 

Chi vorrà, potrà fare a meno di stamparla e potrà mostrarla sul proprio smartphone o tablet. I coupon da 10 e 4 visite sono disponibili pure nell’ hub in via Etnea in tutti i giorni della settimana (all’altezza dell’ingresso di Villa Bellini), alla cripta di Sant’Euplio e alla grotta dell’Amenano nei giorni di venerdì, sabato e domenica e – venerdì e sabato, negli orari di apertura – alla Cattedrale. Le visite al museo di archeologia, all’orto Botanico e al monastero dei Benedettini vanno prenotate 48 ore prima.

A Catania sono validi i coupon precedentemente acquistati per partecipare al Festival ad Acireale.

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