“Sanità, Parlamento nazionale intervenga su carenza medici” - QdS

“Sanità, Parlamento nazionale intervenga su carenza medici”

Raffaella Pessina

“Sanità, Parlamento nazionale intervenga su carenza medici”

giovedì 06 Giugno 2019

L’assessore regionale Ruggero Razza chiede un intervento shock. “Senza concorsi banditi in Sicilia danno sarebbe stato maggiore”

PALERMO – C’è bisogno di medici in tutta Italia. “In alcune regioni d’Italia, come il Molise, si è pensato di coinvolgere addirittura l’Esercito, i medici militari, vista la mancanza di sanitari. Mi sembra una soluzione da estrema ratio. Vorremmo che i medici in divisa potessero continuare a fare il proprio lavoro”.

Questo è quanto ha detto ai cronisti il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a margine del protocollo di intesa tra le università siciliane e quella di Pittsburgh.

In Sicilia abbiamo fatto un bando per circa 1.800 operatori, abbiamo proceduto con le stabilizzazioni, stiamo lavorando perché i camici bianchi possano aumentare e possano dare risposte”, ha aggiunto Musumeci.
L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a margine della presentazione del protocollo tra l’Università di Pittsburgh e gli atenei della Sicilia ha detto in particolare che serve un intervento shock da parte del Parlamento nazionale per porre un serio rimedio alla crisi legata alla carenza dei medici specializzati in Italia.

“Ritengo che la finestra relativa alla conversione del decreto Calabria, con il passaggio in Senato – ha detto Razza – possa essere utilizzata proprio per introdurre misure emergenziali ed arginare così una condizione che, col passare del tempo, rischia di diventare sempre più critica”.

Razza, ha anche ricordato che l’ultima Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana contava 500 posti messi a bando e circa l’80 per cento è stato coperto. “Senza queste nuove energie – ha osservato – il danno sarebbe stato maggiore”. L’assessore alla Salute ha comunicato di aver firmato proprio ieri la direttiva che avvia i concorsi di bacino per infermieri e operatori socio-sanitari per circa 1.700 posizioni, così come anticipato dal Presidente della Regione.

Il Movimento Cinquestelle, intanto, ha lanciato un appello all’assessore alla Sanità affinché non si cada nuovamente in metodi clientelari rispetto al passato sulle nomine a capo delle aziende sanitarie. “Il prezzo elevato pagato da gestioni dissennate in alcune aziende sanitarie non può consentire a chi ha amministrato in questi anni di essere riconfermato alla guida di una azienda ospedaliera o territoriale”, ha detto Giorgio Trizzino, deputato alla Camera, aggiungendo che “questo governo ha la grande opportunità di tagliare con il metodo clientelare del passato che ha regolato l’assegnazione delle nomine e questa volta può affidare la tutela della nostra salute a chi ha reali e comprovate capacità”.

“Questo errore – continua – è stato commesso in passato e chi ne ha pagato le conseguenze sono sempre stati i cittadini siciliani. Lasciamo alle nostre spalle quel metodo di scelte dettate da opachi interessi politici e personali e scegliamo di consegnare il nostro futuro a chi non si mette sotto la protezione del politico di turno”.

“I siciliani – conclude Trizzino – hanno il sacrosanto diritto di essere curati bene in strutture sanitarie efficienti ed adeguate alle loro richieste, ma soprattutto libere dalle ingerenze della politica. Politics free… Sono certo che l’assessore Ruggero Razza non deluderà le aspettative”.

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