Scuola, tra una settimana si riparte. Sicilia prima per nuovi banchi e seconda per dispositivi digitali - QdS

Scuola, tra una settimana si riparte. Sicilia prima per nuovi banchi e seconda per dispositivi digitali

Pietro Crisafulli

Scuola, tra una settimana si riparte. Sicilia prima per nuovi banchi e seconda per dispositivi digitali

lunedì 24 Agosto 2020

Gratuiti per oltre sessantamila studenti isolani meno abbienti. Dal primo settembre anche nella nostra regione si comincia con il recupero degli apprendimenti, mentre le lezioni prenderanno il via il quattordici. Da oggi il personale scolastico potrà sottoporsi ai test sierologici. E, sempre da oggi, sarà operativo l'help desk al quale gli istituti potranno rivolgersi per risolvere dubbi e quesiti. La Guida Iss sui focolai scolastici. Congedi retribuiti per i genitori. Materiale scolastico, come evitare il rischio di stangata

E’ iniziato il conto alla rovescia per le famiglie siciliane: esattamente tra una settimana, martedì primo settembre, anche nella nostra regione riaprirà la scuola, anche se con il recupero degli apprendimenti, mentre le lezioni prenderanno il via da lunedì quattordici.

Anche in Sicilia a partire da oggi il personale scolastico potrà fare i test sierologici – dopo il test di Lazio e Toscana – anche se alcuni medici di famiglia hanno mugugnato perché, sostengono, nei loro studi non ci sono sufficienti misure di sicurezza, ponendo la questione dei costi dello smaltimento dei rifiuti e delle sanificazioni. Ma Biagio Papotto, segretario nazionale della Cisl Medici, bolla come vergognosa la presa di posizione e invoca “un segnale di responsabilità”.

Da oggi operativo l’help desk

Sempre da oggi, poi, è operativo – dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 – l’help desk al quale gli istituti potranno rivolgersi per risolvere dubbi e quesiti.

Tra questi, quelli riguardanti la possibilità, da parte degli Enti locali, di far ricorso alle scuole paritarie per trovare spazi aggiuntivi.

Dopo una serie di polemiche, infatti, il Ministero ha sottolineato che “non è mai stato previsto il contrario. Né potrebbe esserlo”.

Il gran lavoro dei mesi scorsi

La prossima settimana, dunque – pur con gli inevitabili problemi iniziali – si rimetterà in moto l’enorme macchina della scuola, grazie al gran lavoro dei mesi scorsi.

“Un periodo – ha sottolineato la ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina – di intenso lavoro per la ripresa che ha coinvolto tutti i Ministeri interessati, le Regioni, gli Enti locali, gli Uffici scolastici regionali, le scuole, con tutto il personale e i dirigenti scolastici, le parti sociali, le Associazioni di studenti, genitori”.

Una dichiarazione che mostra una volontà di recuperare unità e coesione dopo le tante e spesso inutili (o strumentali) polemiche in vista di una ripartenza che non poteva non essere difficile anche perché coincide con il malaugurato incremento dei contagi.

Non vi è dubbio, comunque, che le Linee guida per il rientro siano state presentate già due mesi fa, per la precisione il 26 giugno scorso, e che hanno consentito di avviare le operazioni per la ripresa, con riunioni e contatti continui con Istituti, Enti locali, parti sociali, associazioni.

Sono state fornite anche altre Linee guida: quelle per la didattica digitale integrata, derivate dall’esperienza della didattica a distanza del periodo del lockdown.

In questi mesi, inoltre, sono stati siglati con i Sindacati vari Protocolli di sicurezza e il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza ha costantemente aggiornato le proprie disposizioni per la scuola in relazione all’andamento della curva epidemiologica, che, come si sa, è in risalita.

Oltre tre miliardi di euro stanziati

Il Governo Conte ha stanziato quasi tre miliardi di euro per consentire lavori di edilizia scolastica, affitto di nuovi spazi, acquisto di nuovi arredi e i lavori per la ripresa sono stati costantemente monitorati.

Quasi due milioni e mezzo di banchi monoposto saranno distribuiti nelle scuole, un investimento mai fatto dallo Stato, e serviranno, come in Sicilia, che è la prima regione per richieste, di rinnovare il fatiscente arredamento delle aule.

Altri finanziamenti ci sono stati per l’incremento di docenti e personale Ata, formazione e acquisto di strumenti tecnologici.

Sono state stanziate inoltre nuove risorse – per 236 milioni di euro – che consentiranno fornire gratuitamente a quasi mezzo milione di studenti meno abbienti dispositivi digitali – tablet, pc e altri dipositivi mobili – e libri, forniti direttamente dalle scuole, in settembre grazie a un finanziamento diretto agli istituti per dare subito una mano alle famiglie in difficoltà.

Sicilia prima per banchi e seconda per pc e libri gratis

In Sicilia, la seconda regione italiana per numero di allievi che usufruiranno delle forniture gratuite (la prima è la Campania), il beneficio riguarderà 61.184 studenti.

“Il Ministero – si legge in una nota – non ha mai lasciato sola la scuola e continuerà a supportarla in un’ottica di grande comunità al servizio delle studentesse e degli studenti.

La Guida Iss sui focolai scolastici

Nei giorni scorsi, infine, è stato pubblicato la guida dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con le regole per la gestione di casi e focolai di coronavirus nelle Scuole.

Trasporto pubblico locale, chiesto incontro con il Governo

E in vista della riapertura, Agens, Anav e Asstra, le associazioni del trasporto pubblico locale e del trasporto scolastico dedicato, hanno chiesto “un urgente incontro al Governo, alla Conferenza delle Regioni e all’Anci” per “ascoltare anche suggerimenti e proposte degli operatori”.

“Ancora non è chiaro – hanno scritto in una nota – a quali condizioni organizzative dovremo garantire i servizi” visto che le misure del Dpcm di agosto comporterebbero “un sostanziale raddoppio dell’offerta molto difficile da
realizzare in tempi ristretti e assai impegnativa dal punto di vista economico”.

Congedi retribuiti per i genitori

E mentre la ministro per la famiglia Elena Bonetti ha riprosto congedi retribuiti e diritto allo smart working per i genitori in caso di malattia o della quarantena di un bambino, la viceministro dell’Istruzione Anna Ascani, ha commentato il dibattito sulla riapertura affermando “Il Paese, finalmente, parla di scuola, che non può essere la Cenerentola ma la priorità. Con risorse, che ora abbiamo, da investire”.

“La scuola – ha sottolineato – deve riaprire e da questo dipende la credibilità del nostro Paese. E la scuola è relazione, dobbiamo tornare a fare scuola in presenza.In Italia il boom economico è stato legato alla funzione che la scuola ha svolto, facendo diventare il figlio dell’operaio dottore. Le nuove generazioni hanno bisogno di un altro modello, che dia importanza alla capacità di distinguere le informazioni, creando il desiderio di crescere”.

Investire in nuovi spazi scolastici

“Ma senza rinnovare gli spazi – ha concluso – non si può rinnovare la didattica e noi abbiamo quarantamila edifici scolastici, ottomila istituti, molti riadattati: il primo investimento da fare è sugli spazi, non solo per la necessità del distanziamento”.

Materiale scolastico, prezzi fermi

Intanto, secondo uno studio dell’associazione di consumatori Codacons – una prima indagine a campione su grande distribuzione, negozi e piattaforme di e-commerce -, i prezzi di diari, astucci, zaini e materiale scolastico sono sostanzialmente in linea con quelli del 2019. I rincari si registrano solo per i prodotti di fascia alta, ossia per il corredo “griffato”.

La crisi pandemica con i suoi effetti depressivi sui consumi delle famiglie “ha comportato un contenimento dei prezzi per i prodotti di fascia medio-bassa – si legge in una nota -, ma non per gli altri: il prezzo di uno zaino di marca raggiunge i 180 euro, mentre per un astuccio griffato attrezzato (con penne, matite, gomma da cancellare e pennarelli) la spesa tocca il picco di 55 euro. Altra voce che incide sull’esborso per il corredo è quella relativa al diario, che quest’anno supera i 22 euro per le marche più note”.

Il rischio di stangata, come abbattere i costi

Secondo l’associazione “L’esborso per il materiale scolastico completo raggiungerà durante l’anno scolastico 2020/2021 quota 530 euro a studente su base annua, cui va aggiunto il costo per libri di testo, altra voce che inciderà pesantemente sui portafogli delle famiglie italiane, variabile a seconda del grado di istruzione e della scuola, con la spesa complessiva a carico delle famiglie che – tra corredo e libri – può facilmente raggiungere i 1.130 euro a studente”.

Tuttavia, spiega il Codacons, è possibile risparmiare sensibilmente, fino al 40%”, seguendo alcuni consigli utili diffusi dalla stessa associazione.

Non inseguite le mode e la pubblicità, comprare nei supermercati, dove “si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto alla cartolibreria” puntando ai “cosiddetti prodotti ‘civetta’, venduti addirittura sottocosto”.

Rinviare gli acquisti, ok alle offerte

Il terzo consiglio è quello di rinviare gli acquisti.

“Abbiamo la pessima abitudine – afferma il Codacons – di acquistare subito tutto quello che servirà nel corso dell’anno. Le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. Spesso, aspettando, si
risparmia”.

Offerte promozionali e kit a prezzo fisso, infine, “possono essere convenienti, ma confrontare i prezzi e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino, per il quale sconsigliamo in ogni caso l’acquisto, dando la preferenza al
trolley”.

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