Per i giudici contabili sono applicabili a Lo Giudice (condannato a undici anni e quattro mesi, già scontati, nell’inchiesta “Alta mafia” culminata negli arresti del 29 marzo 2004) le previsioni dell’articolo 28 del Codice penale in quella parte in cui prevede che “il condannato a una pena con interdizione perpetua dai pubblici uffici, non può beneficiare degli stipendi, delle pensioni e degli assegni che siano a carico dello Stato o di un altro ente pubblico”. Prima di lui, stessa sorte era toccata all’ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro, condannato per favoreggiamento alla mafia.
I poliziotti del commissariato di Vittoria, coordinati dal dirigente Giovanni Arcidiacono, hanno arrestato in flagranza di reato un 17enne. ...