Aromi negli alimenti, più controlli dall’Ue a tutela dei consumatori - QdS

Aromi negli alimenti, più controlli dall’Ue a tutela dei consumatori

Michele Giuliano

Aromi negli alimenti, più controlli dall’Ue a tutela dei consumatori

venerdì 12 Ottobre 2012

In commercio all’incirca 2.500 aromatizzanti, 400 all’incirca aspettano ancora l’ok dell’Efsa. Nuove disposizioni rendono più sicuro e trasparente l'uso di queste sostanze

PALERMO – Per i consumatori arrivano ulteriori garanzie nel settore alimentare. Specie per i prodotti che sono di qualità medio-bassa e fanno ricorso ad “aggiunte” per arrivare ad un sapore gradevole. La Commissione europea ha adottato due atti legislativi che renderanno più sicuro e trasparente l’uso di sostanze aromatizzanti nei prodotti alimentari.
L’industria alimentare potrà impiegare unicamente le sostanze che figurano sugli elenchi approvati. Le sostanze aromatizzanti, che servono a modificare il gusto o l’odore degli alimenti, sono usate da tempo in moltissimi prodotti, come bibite, dolciumi, cereali e yogurt. L’Unione europea ha deciso di effettuare una valutazione di queste sostanze. I due nuovi testi legislativi chiariranno e armonizzeranno le modalità d’uso delle sostanze aromatizzanti nel mercato unico.
Il primo regolamento introduce una lista di sostanze aromatizzanti che possono essere utilizzate nei prodotti alimentari in tutta l’Unione europea. Essendo applicabile a decorrere dal 22 aprile 2013, l’industria alimentare europea ha il tempo di adeguarsi alle nuove regole. Le sostanze aromatizzanti che non figurano nell’elenco saranno vietate dopo un periodo transitorio di 18 mesi. Il secondo regolamento riguarda le misure transitorie per gli altri aromi, come quelli di origine non alimentare, e sarà applicato a decorrere dal 22 ottobre 2012.
Il nuovo elenco comprende più di 2.100 sostanze aromatizzanti autorizzate. Altre 400 sostanze resteranno sul mercato in attesa che l’Efsa, l’Autorità europea per il controllo e la sicurezza, concluda la sua valutazione.
“Si tratta – sostiene l’Aduc – di sostanze utilizzate da tempo e ritenute sicure da altri organismi scientifici. Quello che non comprendiamo è perché si impiega tanto tempo affinchè l’industria alimentare si adegui”. Sin dal 2003 l’Efsa, che ricopre un ruolo vitale nella preparazione dell’elenco delle sostanze aromatizzanti, ha valutato la sicurezza di migliaia di sostanze aromatizzanti e ha pubblicato, ad oggi, 170 pareri scientifici.
 
Al momento sono più di 2.500 le sostanze aromatizzanti considerate idonee all’inclusione nell’elenco dell’Unione europea, che entrerà in vigore il 22 ottobre prossimo. Questo importante programma di attività scientifica, che non si è ancora concluso, ha rivestito e continua a rivestire un ruolo essenziale nel garantire che le sostanze aromatizzanti usate negli alimenti non costituiscano motivo di preoccupazione per i consumatori. Delle sostanze valutate finora dall’Efsa nell’ambito del cosiddetto “programma di valutazione degli aromatizzanti”, circa 2.800 erano già presenti sul mercato mentre circa 200 erano nuove.
Questo elevato numero di sostanze andava valutato secondo i dettami della legislazione europea onde avere la certezza che esse siano sicure se utilizzate come aromatizzanti negli alimenti. Il gruppo di esperti scientifici sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi, gli aromatizzanti e i coadiuvanti tecnologici (Cef) dell’Efsa ha affermato che la maggioranza delle sostanze aromatizzanti non presenta problemi di sicurezza.

Gli aromatizzanti sono sostanze impiegate per conferire sapore e odore ai cibi. Sono utilizzate in un’ampia gamma di alimenti, dai dolciumi alle bevande, dai cereali alle torte e agli yogurt. Gli aromatizzanti sono aggiunti agli alimenti in quantità relativamente modeste in modo da mantenere relativamente bassa l’esposizione del consumatore. Il “programma di valutazione degli aromatizzanti” è stato adottato mediante il regolamento (CE) n. 1565/2000 del 18 luglio 2000. Il regolamento indica le sostanze da sottoporre a valutazione, il tipo di informazioni da fornire e la procedura da seguire per la valutazione. Dal 2009 sono stati forniti dati riguardanti 179 sostanze aromatizzanti, ma in alcuni casi le nuove informazioni sono state giudicate insufficienti e il gruppo di esperti scientifici ha richiesto ulteriori ragguagli. Inoltre per 137 sostanze sono necessarie, oltre ai dati sulla genotossicità, anche informazioni sulla tossicità. Se i dati richiesti non saranno trasmessi all’Efsa in tempo utile, o se la sicurezza dell’uso di una particolare sostanza non potrà essere accertata sulla base dei dati supplementari forniti, i responsabili delle decisioni politiche a livello di Ue rimuoveranno la sostanza in questione dall’elenco.

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