Bollette gas e luce: ecco “Bicse” sistema per scoraggiare i morosi - QdS

Bollette gas e luce: ecco “Bicse” sistema per scoraggiare i morosi

Michele Giuliano

Bollette gas e luce: ecco “Bicse” sistema per scoraggiare i morosi

mercoledì 24 Ottobre 2012

La banca dati relativa agli inadempimenti dei clienti nel settore energetico

PALERMO – Si chiamerà Bicse (banca dati relativa agli inadempimenti dei clienti finali nel settore energetico) e secondo l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas dovrebbe servire a tutelare gli utenti “virtuosi”, separandoli dai morosi e da quegli astutissimi personaggi che riescono a cambiare fornitore lasciandosi alle spalle bollette di luce e gas non pagate.
Una misura che nei giorni scorsi, nel corso di una specifica audizione, ha visto compatte tutte le associazioni nazionali dei consumatori e delle piccole imprese (Cna, Confartigianato e Confcommercio) nel dichiararsi unanimemente contrarie manifestando non poche perplessità.
 
“Quella del cosiddetto turismo energetico –sostiene Francesco Luongo, segretario nazionale del Movimento Difesa del Cittadino – sembra essere diventata una vera ossessione per l’Autorità. Nel corso dell’anno il regolatore ha sfornato delibere e consultazioni su meccanismi che di fatto impongono misure sempre più stringenti a utenti domestici e piccole imprese per garantire che paghino quanto riportato sulle fatture, anche se derivanti da forniture abusive detratta la quota di commercializzazione. Una ragnatela di norme amministrative che stanno riducendo sempre di più i margini di contestazione dei clienti dell’energia e tutta una serie di garanzie, come la sospensione dei distacchi in pendenza di reclamo, conquistate dopo anni di lotte delle associazioni dei consumatori”.
 
Tutto è partito a maggio con le regole del cosiddetto “Sistema indennitario”, in vigore dal 1° novembre, che permetterà al fornitore uscente di vedersi pagare le morosità di luce o gas dalla Cassa conguaglio e la nuova società entrante costretta a fare da recupero crediti nei confronti del cliente appena faticosamente conquistato sul mercato libero. “Alle perplessità formalizzate dalle associazioni dei consumatori sull’assurda macchinosità del procedimento di autotutela del cliente garantito dallo Sportello del Consumatore presso l’Acquirente Unico – aggiunge Luongo – l’Autorità per l’energia non ha mai fornito una risposta”.
Nell’attesa ecco arrivare oggi la banca dati dei morosi: “In un mercato caratterizzato ancora da pratiche commerciali scorrette – dice Luongo – tutto ciò rappresenta per le associazioni un serio pericolo per tutti. Tra le tante, la misura secondo cui i clienti rischiano fino a 12 mesi di segnalazione anche nel caso di una semplice diffida per un ritardo nel pagamento”.

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