Elezioni 2013: exploit annunciato del M5S in Sicilia - QdS

Elezioni 2013: exploit annunciato del M5S in Sicilia

Raffaella Pessina

Elezioni 2013: exploit annunciato del M5S in Sicilia

martedì 26 Febbraio 2013

Comunicazione debole della lista Monti in Sicilia, al Senato meno del 6%. Prende più voti a Caltanissetta, Ragusa e Siracusa

Politica in fibrillazione per i risultati delle elezioni nazionali. Exploit annunciato del Movimento cinque stelle che alle 18 di ieri mentre scrivevamo ha raggiunto la percentuale del 29,24% per il Senato in Sicilia quando erano state scrutinate 1.898 sezioni su 5309 totali. Al secondo posto si era piazzato il Pdl con il 25,51%, al terzo il Pd con il 18,96%, quindi il Megafono – Lista Crocetta con il 6,49% e infine Con Monti per l’Italia con il 5,89%. I dati fin dall’inizio avevano dimostrato questa tendenza, anche se, dopo lo scrutinio delle prime 100 schede, in testa risultava essere in vantaggio il centrodestra, poi il centro sinistra e solo al terzo posto il Movimento di Beppe Grillo. Addirittura le previsioni della prima ora avevano dato il Centrosinistra in vantaggio (secondo gli instant poll di Tecné): Pd, Sel e altri risultavano al 32%, mentre Pdl, Lega e altri sarebbero seguiti al 29%.
 
Il Movimento 5 Stelle veniva previsto in terza posizione con il 23%, mentre la lista Monti per l’Italia avrebbe raggiunto l’8%. Ma l’affluenza al voto è stata comunque in calo, senza però scendere alla percentuale esigua delle regionali dell’anno scorso: in Sicilia come in altre regioni d’Italia alle 19 della domenica scorsa aveva votato il 34,93% nella circoscrizione Sicilia 1 (38,33%); il 36,07% nella circoscrizione Sicilia 2 (39,36%). Il calo dell’affluenza alla fine è risultato per Sicilia 1 -9,56%; Sicilia 2 -8,91%. Astensione in massa nelle carceri dell’Isola. Solo il 5% dei circa 7.000 reclusi nei penitenziari ha votato. Lo ha reso noto Mimmo Nicotra, vice segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp.
 
La maggior affluenza si è registrata nel carcere di piazza Lanza a Catania, dove hanno votato 159 detenuti, seguito dell’Ucciardone di Palermo, con 149 votanti. "E’ evidente -commenta Nicotra- il disinteresse della politica nei confronti del sistema penitenziario perchè diversamente non è spiegabile l’apatia con il quale la popolazione detenuta si è accinta alle elezioni politiche 2013". Un milione e 122 mila le schede invece per il voto degli italiani all’estero restituite ad ambasciate e consolati nel mondo. Lo ha reso noto la Farnesina. Su 3.494.687 plichi elettorali inviati dalle rappresentanze italiane, compresi quelli aggiunti localmente a norma di legge, ne risultano restituiti 1.122.294, pari al 32,11%.
 
Il ministero degli Esteri ha precisato che non è stato possibile recapitare, per irraggiungibilità dei destinatari, l’11,38% dei plichi inviati. In Europa la percentuale delle buste restituite alle sedi sul totale di plichi inviati è del 31,1%, in America Meridionale è del 34,79%, per l’America Settentrionale e Centrale il dato è il 29,87% mentre nella ripartizione Africa-Asia-Oceania la percentuale è del 30,65%. Il dato incontestabile è quello del ritardo dello scrutinio che fa prevedere tempi lunghi per arrivare al termine di questa tornata elettorale, ed è probabile che non si giunga a conclusione prima di questa sera o addirittura domani.

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