I sindacati protestano, ma sono stati informati dalla circolare del 27 dicembre che applica il codice antimafia (L.r. 5/11). La retribuzione di anzianità è fino a dodici volte più cara che in Lombardia
La mobilità del personale è garanzia di trasparenza, efficienza ed economicità nella gestione delle risorse umane. Come si legge nella circolare dell’ex dirigente generale della Funzione pubblica della Regione, Giovanni Bologna, inviata ai sindacati il 27 dicembre scorso, essa è attivata “per la razionalizzazione nell’impiego del personale e la flessibilità degli organici, finalizzata alla migliore utilizzazione e alla valorizzazione della professionalità del dipendente”.
Uno dei criteri di riferimento è l’anzianità del dipendente e proprio questa voce è lautamente retribuita nel contratto dei regionali, basti pensare che essi in media ricevono 3.755 euro l’anno contro 312 euro di R.i.a. (Retribuzione individuale di anzianità, appunto) dei dipendenti non dirigenziali della Regione Lombardia. Dunque la protesta dei sindacati è inutile. (
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