Aci Trezza, Capitano Ultimo: "Comuni al centro del progetto"

Europee, Capitano Ultimo ad Aci Trezza: “Comuni al centro del progetto. Mafia? Ribelliamoci a viso aperto”

Marco Cavallaro

Europee, Capitano Ultimo ad Aci Trezza: “Comuni al centro del progetto. Mafia? Ribelliamoci a viso aperto”

Marco Cavallaro  |
domenica 05 Maggio 2024

Acclamato dalla gente nell'accogliente piazza Verga di Aci Trezza, Sergio De Caprio ha parlato della sua visione dell'Europa

Dopo una carriera militare e politica contraddistinta dall’anonimato a seguito del celebre arresto di Totò Riina nel lontano 15 gennaio del ’93, Capitano Ultimo – all’anagrafe Sergio De Caprio – ha recentemente annunciato la propria candidatura alle elezioni europee, in programma per l’8 e il 9 giugno.

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A volto scoperto dopo una vita, l’ex generale dei Ros ha infatti aderito al progetto del partito “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca, inserendo il suo nome all’interno della lista “Libertà“. Dopo una breve visita nel quartiere di Librino (Catania), il Capitano Ultimo – nella mattina di domenica 5 maggio – ha fatto tappa anche ad Aci Trezza. In compagnia dell’On. Ismaele La Vardera e del candidato sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, l’ex generale dei Ros ha brevemente spiegato la sua visione dell’Europa. “Un ruolo centrale per i comuni e per chi li gestisce” – ha affermato De Caprio, che ha parlato anche del contrasto alla mafia e di energia rinnovabile.

Capitano Ultimo ad Aci Trezza: “I comuni al centro dell’Europa”

Acclamato dalla gente nell’accogliente piazza Verga di Aci Trezza, Sergio De Caprio – meglio conosciuto come Capitano Ultimo – ha parlato della sua visione dell’Europa. Al termine dei preziosi interventi di Filippo Drago (candidato sindaco di Aci Castello) e dell’On. Ismaele La Vardera, a prendere la parola è stato proprio De Caprio, l’uomo che mise materialmente le manette ai polsi di Totò Riina nel lontano 15 gennaio del 1993.

Dopo oltre 40 anni di onorato servizio, Capitano Ultimo ha deciso di candidarsi alle elezioni europee. Il tutto, al fianco di Cateno De Luca con “Sud chiama Nord” all’interno della lista “Libertà“. Come spiegato dall’ex generale dei Ros, il futuro dell’Europa deve essere in mano ai comuni. “Siamo gente semplice – afferma il Capitano Ultimo – come la politica che vogliamo fare. Vogliamo riportare l’Europa in mano ai comuni, ai sindaci. Intendiamo consegnare la gestione delle risorse alle comunità, ai territori. Vogliamo investire e liberare i comuni dal dissesto finanziario-economico e dalla miseria. Come fare? Abbiamo il sole. Ormai da tempo se ne sono accorti tutti” – afferma Sergio De Caprio. “Come gli arabi hanno venduto il loro petrolio, noi possiamo vendere l’energia solare. Per farlo, però, bisogna avere degli impianti gratuiti alla vendita e adeguati, ma questo deve averlo in mano il sindaco. Si pensa a 2 milioni di euro per Comune per costruire un fondo davvero importante.

Successivamente, sottolinea ancora il Capitano Ultimo: “Vogliamo l’Italia e l’Europa con una linea politica dettata dai comuni. Il nostro obiettivo è quello di mettere al centro loro, i popoli dell’Italia, della Francia, Grecia o chiunque. Siamo contro il dominio da parte dei grandi stati – prosegue – sono gli stessi che non sono stati capaci di gestire i territori e i servizi. E’ arrivato il tempo di affidarsi ad altra gente”.

L’appello contro la mafia: “Ci ribelliamo, lottiamo con il cuore”

Nel corso dell’intervento di Aci Trezza inevitabile un breve cenno sulla mafia, argomento trattato per tutta la carriera lavorativa di Capitano Ultimo. Con un forte appello verso tutti i cittadini presenti, De Caprio ha sottolineato: “Guardateci bene in faccia tutti, siamo un vero esercito e lo diciamo a viso aperto. Non abbiamo paura di nulla, ci ribelliamo al dominio. Bisogna lottare con il cuore, combattiamo insieme ai nostri figli: sono queste le armi buone, non quelle che si utilizzano per fare la guerra. Vogliamo liberarci della mafia” – evidenzia Capitano Ultimo. “E’ un mondo irreale, dobbiamo togliere i diritti politici a loro e a tutti i loro familiari, va impedito loro anche l’accesso al mondo del lavoro. Se sei un pentito e hai fatto parte di quell’ambiente lì, ma non ci racconti nulla, allora non puoi lavorare” – afferma l’ex generale dei Ros al termine del suo intervento.

Infine, una breve sessione di foto e autografi a concludere la visita ad Aci Trezza di Capitano Ultimo, uomo che ha scritto una pagina indelebile nella storia dell’antimafia.

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