Riforma Pa regionale basta parole, ma fatti - QdS

Riforma Pa regionale basta parole, ma fatti

Lucia Russo

Riforma Pa regionale basta parole, ma fatti

martedì 25 Agosto 2009

Incontro dell’assessore alla Presidenza Armao con i sindacati. Le Oo.ss. chiedono al Governo interventi concreti

PALERMO – Riforma della Pubblica amministrazione regionale: ieri mattina l’assessore alla Presidenza, Gaetano Armao, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Dirsi) per informarli che il governo sta mettendo a punto una proposta. Per lunedì prossimo, 31 agosto, ha preannunciato che il tavolo tecnico coordinato dallo stesso assessore esiterà lo schema di regolamento attuativo della riforma. “Poi, dopo il passaggio in giunta, – ha detto Armao – avvieremo il confronto con i sindacati”.
 “L’incontro di stamattina – ha sottolineato l’assessore Armao – è servito a illustrare ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali le line-guida sulla riforma della pubblica amministrazione inserite nel Dpef (Documento di programmazione economica e finanziaria). E, naturalmente, per accogliere i loro preziosi suggerimenti. Si è trattato di un incontro sereno e costruttivo. L’occasione, da parte nostra, per ribadire l’importanza della concertazione con le parti sociali, passaggio indispensabile per ‘costruire’ insieme un’amministrazione pubblica agile ed efficiente”.
Pur riconoscendo la buona volontà dell’assessore, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl hanno ritenuto l’incontro di carattere assolutamente interlocutorio perché non è stato delineato un quadro di soluzioni come invece ci si aspettava. “Il governo regionale deve passare dalle parole ai fatti – hanno dichiarato i sindacati – dando un inequivocabile segnale politico di reale cambiamento, considerato che le responsabilità più grosse sono proprio in capo alla classe politica di governo”.
Cgil, Cisl, Uil, Ugl hanno chiesto all’assessore “di dare seguito ai principi contenuti nell’accordo dell’agosto 2008, attivando i tavoli di concertazione per la definizione delle funzioni che la Regione intende mantenere, l’individuazione della dotazione organica e la definizione dei carichi di lavoro”. E hanno chiesto al governo “di risolvere definitivamente la questione del precariato e di affrontare le problematiche relative al corpo forestale”.
Da parte sua Armao ha assicurato: “Il personale della Regione Siciliana non è una zavorra, ma una risorsa che puntiamo a valorizzare per rendere la vita più semplice ai cittadini e alle imprese. Partiremo dal riassetto previsto dalla legge regionale numero 19 del 2008. Una riforma la cui applicazione sarà oggetto di un leale confronto con i sindacati. Elementi fondamentali di questa riforma saranno la semplificazione amministrativa e la digitalizzazione della pubblica amministrazione”.
“Un altro tema che affronteremo – ha precisato ancora l’assessore – è il superamento dell’incertezza del quadro normativo. Oggi scrivere un bando è difficile a causa, appunto, della grande incertezza normativa. E più incerto è il quadro normativo, più lenta è la decisione amministrativa. Da qui l’esigenza di eliminare l’incertezza attraverso la redazione di testi unici e di norme che semplifichino le procedure”.
“È noto che la legge nazionale numero 241 – ha affermato Armao – è stata novellata, cioè rivisitata, dalla legge nazionale numero 69. Tra qualche settimana emaneremo una circolare per chiarire ciò che della legge 69 può essere direttamente applicato in Sicilia. Mentre il Parlamento dell’Isola dovrà provvedere a introdurre le necessarie norme di snellimento delle procedure”.
“Insieme alla riforma della pubblica amministrazione – ha concluso l’assessore alla Presidenza – rilanceremo il decentramento amministrativo avviato alla fine degli anni ‘70 dal presidente Piersanti Mattarella. L’obiettivo che contiamo di raggiungere è il trasferimento delle funzioni agli enti locali”.          

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