Guardia alta per fermare la criminalità a Porto Empedocle. Molti cantieri bloccati dalla Prefettura - QdS

Guardia alta per fermare la criminalità a Porto Empedocle. Molti cantieri bloccati dalla Prefettura

Calogero Conigliaro

Guardia alta per fermare la criminalità a Porto Empedocle. Molti cantieri bloccati dalla Prefettura

mercoledì 06 Novembre 2013

A Porto Empedocle numerose opere pubbliche congelate per evitare il rischio infiltrazioni

PORTO EMPEDOCLE (AG) – Una città trasformata in un grande cantiere: è la Vigata di Andrea Camilleri, costretta però a fare i conti con una realtà sociale difficile, con numerose opere pubbliche bloccate per informative antimafia arrivate dalla Prefettura di Agrigento. Così l’inflessibile prefetto Francesca Ferrandino ha voluto ricordare a tutti come in questo pezzo di Sicilia la mafia sia tutt’altro che debellata.
Tra i primi cantieri fermati c’è stato quello dell’asse urbano appaltato dall’Asi in contrada Caos: un lavoro per diversi milioni di euro che ha visto l’impresa coinvolta appellarsi al Tar dopo il blocco dell’Asi sollecitato appunto dalla Prefettura. Poi è arrivato un provvedimento simile anche per la rotatoria di Ciuccafa – in questo caso l’opera, appaltata dall’Anas, era peraltro quasi ultimata – che si è concluso con la rescissione del contratto con l’impresa coinvolta dal provvedimento. Ultimo in ordine cronologico è stato il blocco del cantiere per il porticciolo turistico appaltato dal Comune, ma nel frattempo la normativa antimafia è cambiata e adesso è in vigore il “procedimento informativo di interdizione dei lavori”.
Proprio per quanto riguarda il porticciolo un’autorevole fonte amministrativa – volutamente rimasta anonima – ha parlato al QdS di un pregevole lavoro antimafia svolto da parte della Prefettura di Agrigento, che avrebbe inviato un corposo e accurato provvedimento.
Ai casi già descritti va poi ovviamente aggiunto il sequestro del cantiere per il Rigassificatore (faraonica opera da 800 milioni di euro) della società Nuove energie (gruppo Enel), su cui pesa un’inchiesta della Dda di Palermo che ha puntato il dito su due alti dirigenti della stessa Nuove energie, indagati per la fornitura di pietrisco per i lavori propedeutici.
“I provvedimenti adottati dalla Prefettura – ha spiegato al QdS il sindaco di Porto Empedocle e deputato all’Ars, Calogero Firetto – sono il segno dell’efficacia dello Stato e sono per tale motivo un fatto assolutamente positivo. Va rispettata la normativa che fa da blocco alle infiltrazioni mafiose e che prevede la rescissione del contratto con le ditte coinvolte. Ovviamente, questo non è un fenomeno che riguarda la sola cittadina di Porto Empedocle, ma è al contrario un problema nazionale”.
“La motivazione di tutti questi interessi mafiosi su Porto Empedocle – ha aggiunto – è dovuta al fatto che qui ci sono importanti investimenti privati e pubblici. La mafia purtroppo in questa città storicamente c’è sempre stata, abbiamo avuto stragi, arresti e latitanti”.
Firetto, d’altro canto, non ha nascosto il proprio rammarico per i ritardi nella realizzazione delle opere, che ovviamente si ripercuotono sul settore edile e sui livelli occupazionali.
“La normativa – ha spiegato Luigi Gaglio, ingegnere capo del Comune – prevede la rescissione dei lavori per le aziende non in regola. Sono provvedimenti da rispettare, anche se dispiace per quei lavoratori, come nel caso del porticciolo turistico, che hanno perso sei o sette mesi di lavoro, per loro certamente importanti”.
La speranza è che dagli imprenditori emerga un’attenzione maggiore alla problematica, affinché possa rompersi quell’equilibrio di connivenze e compromessi con la criminalità organizzata che negli ultimi decenni hanno caratterizzato l’Italia e la Sicilia.
Per Porto Empedocle, comunque, una notizia positiva c’è e arriva dall’Ufficio tecnico comunale: “A giorni – ha annunciato Gaglio – partiranno i cantieri per la pavimentazione della via Roma in basolato lavico”.
 

Per Municipio e Teatro attese sempre più lunghe

PORTO EMPEDOCLE (AG) – A pochi giorni dall’apertura del nuovo cantiere per la via Roma e pochi giorni dopo il blocco di quello per il porticciolo turistico, restano sul tavolo anche i problemi relativi ai lavori che hanno maturato ritardi nella loro realizzazione per diversi motivi.
Tra tutti gli interventi per il restauro del Teatro Empedocle che, dopo aver visto postdatato il termine di consegna a causa di lavori di variante, ha visto l’impresa sospendere di nuovo il tutto.
Anche i lavori di completamento del Municipio sono fermi, in particolare si attendono quelli per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il relativo impianto di ascensore.
“Spero – ha spiegato Luigi Gaglio, a capo dell’Utc – che i lavori per il completamento del Municipio ripartano al più presto. Il blocco attuale è dovuto a un problema di liquidità delle casse comunali, perché l’impresa chiede le somme necessarie per compiere le opere rimaste”.
“Per quanto riguarda il Teatro Empedocle – ha aggiunto – si rischia invece la rescissione del contratto, perché l’impresa ha avanzato problemi burocratici, ossia di aver perso alcune categorie di appartenenza che necessitano per svolgere certi lavori edili. Un vero peccato che ci fa perdere tempo. Probabilmente chiederemo i danni e potremmo incamerare la cauzione versata dall’impresa prima dell’inizio dei lavori”.

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