Tasse e oneri non fanno calare la bolletta dell’energia elettrica - QdS

Tasse e oneri non fanno calare la bolletta dell’energia elettrica

Marco Zaninelli

Tasse e oneri non fanno calare la bolletta dell’energia elettrica

venerdì 02 Maggio 2014

Sulla bolletta elettrica i servizi di vendita pesano meno del 50%, mentre gli oneri e le tasse continuano ad appesantire la spesa per l’energia.

I consumatori hanno la facoltà e quasi la necessità di passare al gestore di energia che gli permetta di risparmiare di più sulla bolletta dell’energia elettrica. Per fare questo una soluzione potrebbe essere quella di porre le tariffe di Acea a confronto con quelle di Enel, Eni, Illumia ecc., magari utilizzando un comparatore di tariffe online, in modo da trovare l’offerta sulla bolletta dell’energia elettrica più conveniente. In realtà però a pesare molto sulle nostre bollette, per più del 50%, sono tasse e oneri indiretti.
 
 
Sarebbe una priorità assoluta, in modo da permettere un reale risparmio per le famiglie, tagliare tasse e oneri sulla bolletta dell’energia elettrica, anche solo per mettersi in linea con l’Europa: nonostante sia sceso il costo delle materie prime e i consumi siano ai minimi storici dall’inizio degli anni 90, infatti, le bollette dell’energia elettrica non solo non sono diminuite in modo sostanziale ma hanno continuato a crescere, proprio a causa della crescita di tasse e oneri. Per vericare quello che stiamo dicendo è sufficiente visitare rapidamente il sito dell’Autorità per l’Energia.
 
 
A comportarsi peggio di noi riguardo ai rincari in bolletta, in Europa, sono stati solo Cipro, che ha visto lievitare le tariffe del 21%, e la Grecia, dove i prezzi sono saliti del 15%. In Italia, invece, l’aumento della bolletta dell’energia elettrica ha avuto un incremento del 10% dal 2009 alla fine del 2012; questo ha portato la spesa media per famiglia a quota 512 euro l’anno. In realtù un minimo sconto, le famiglie italiane lo hanno ricevuto a inizio aprile, quando l’Autorità per l’Energia ha stabilito una riduzione dell’1,1% sulla componente di energia elettrica.
 
 
La conseguenza è stata un mini taglio da 6 euro l’anno sulla bolletta dell’energia elettrica; a molti sarà passato totalmente inosservato. Si tratta infatti di una riduzione veramente infinitesimale che però almeno è stata eseguita parallelamente al taglio, più sostanzioso, della bolletta del gas di circa 46 euro all’anno. Il risultato totale è stato uno sgravio di circa 140 euro annuali negli ultimi 12 mesi, su tutte le forniture energetiche.
 
 
Nonostante questi interventi, sempre ben accetti, sono ancora gli oneri di sistema e le tasse a pesare troppo sulla bolletta dell’energia elettrica che, al contrario, continuano a crescere. Si tratta di tutta una serie di vocidi spesa che si sono ingrossate di anno in anno, in barba al mercato che invece imponeva una discesa dei prezzi, vista la riduzione dei consumi e del prezzo della componente dell’energia elettrica.
 
 
Varie sorprese ci attendono dall’analisi sistematica delle varie spese che appesantiscono la bolletta dell’energia elettrica: la prima riguarda i servizi di vendita, ovvero quelli veramente legati al mercato, che, come avevamo anticipato, pesano meno del 50%. Tutto il resto delle nostre bollette della luce è suddiviso tra servizi di rete, ovvero il trasporto dell’energia elettrica e la distribuzione locale fino alla gestione del contatore, e imposte e oneri generali, che pesano rispettivamente per il 13,34% e il 21,43% su quello che ogni anno paghiamo in bolletta.
 
 
Gli oneri generali sarebbero le spese in teoria più semplici da limitare e ridurre; in bolletta pesano, ad esempio, gli incentivi alle fonti rinnovabili, che costano a ciascuno di noi quasi 93 euro all’anno. Altri 4,6 euro siamo costretti a pagarli per la messa in sicurezza del nucleare e per lo smantellamento delle centrali nucleari di Latina, Caorso e Trino vercellese; ben 7,44 euro all’anno servono invece ad agevolare le imprese manifatturiere a forte consumo energetico. Altri 2,18 euro all’anno, infine, permettono alle Ferrovie dello Stato di godere di una tariffa energetica speciale.

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