Alla scoperta della quota del danno che dovrà pagare l'assicurato senza che la compagnia assicurativa versi nulla
Internet oltre a informarci e a divertirci ci fa anche risparmiare. I prodotti venduti online, dai libri alle medicine, infatti costano spesso molto meno dei corrispettivi venduti nei negozi fisici; questo ragionamento vale anche per mutui e prestiti, stipulabili con banche che operano esclusivamente via internet oppure semplicemente attivabili sul web. E questo discorso può essere fatto anche con le polizze Rca; grazie al web, è possibile porre le assicurazioni auto online più convenienti a confronto, ed esso, spesso, presentano condizioni più vantaggiose rispetto alle tradizionali.
In più, sempre tramite un comparatore di tariffe sul web, ci sarà possibile confrontare le varie assicurazioni auto sul mercato, per trovare quella che più si avvicina alle nostre esigenze di prezzo e sicurezza: inoltre la ricerca potrà valutare anche l’aumento della polizza assicurativa in base alle garanzie aggiuntive che si desiderano. Per tutte le informazioni in merito alle garanzie assicurative facoltative è possibile consultare questo articolo di Quotidiano Nazionale. Questi contratti avranno però tutti una caratteristica comune: la franchigia.
Detto questo possiamo definire esattamente il concetto di franchigia assicurativa: si tratta di una particolare clausola che indica la quota dell’eventuale danno che sarà a carico dell’assicurato e che quindi non verrà coperta dalla polizza assicurativa. I danni di tutti i sinistri che invece comportano un superamento della quota di franchigia verranno pagati dalla compagnia assicurativa. Per comprendere perfettamente il concetto sarà sufficiente fare un esempio: se la franchigia assicurativa prevista dal contratto è di 300 euro, tutti i danni inferiori a tale cifra verranno pagati dall’assicurato.
Per quello che riguarda la franchigia sull’assicurazione auto ne esistono di due tipi: la franchigia assoluta e quella relativa. La prima prevede che se il danno dovesse essere superiore alla quota di franchigia la compagnia assicurativa pagherà la differenza: se la riparazione del danno costa 400 euro e la franchigia è di 300, l’assicurazione ci verserà 100 euro.
Nel caso invece avessimo scelto la franchigia assoluta, invece, se il danno dovesse essere superiore all’importo della franchigia la compagnia assicurativa ci pagherà la cifra completa; nell’esempio precedente l’assicurazione avrebbe corrisposto all’assicurato 400 euro. Questo secondo tipo, apparentemente più conveniente, non lo è ovviamente dal punto di vista del premio assicurativo pagato ogni anno dall’intestatario della polizza. Essendo maggiore la garanzia offerta dalla compagnia anche il premio sarà più elevato.
Nei contratti stipulati per l’assicurazione auto, la franchigia assicurativa può essere indicata attraverso una percentuale o un importo fisso. Un consiglio utile può essere quello di valutare attentamente se far intervenire l’assicurazione in caso di sinistri con colpa se non c’è stato sforamento (o è stato molto leggero) della quota della franchigia. Se il danno è piccolo, attraverso un’apposita procedura, è possibile pagare direttamente il danneggiato il danno; l’intervento dell’assicurazione infatti ci provocherebbe un peggioramento della classe di merito e quindi un aumento del premio per l’anno successivo.
