La Regione restaura l’arbitraria tabella H - QdS

La Regione restaura l’arbitraria tabella H

Raffaella Pessina

La Regione restaura l’arbitraria tabella H

giovedì 07 Agosto 2014

Finanziaria-ter, spuntano alcune associazioni culturali favorite. Crocetta: “Finanziamenti per lo più ad attività necessarie”

PALERMO – In attesa delle decisioni da parte del Commissario dello Stato Carmelo Aronica, con la Finanziaria-ter approvata dall’Ars la Regione ha in pratica restaurato la Tabella H, anche se il Presidente Rosario Crocetta, come abbiamo riferito nei giorni scorsi, ha detto che si tratta di enti ed associazioni che non si poteva non finanziare. “I finanziamenti dell’art 27 sono destinati per lo più ad attività necessarie – aveva dichiarato Crocetta –  Dei 150 milioni di finanziamenti di quell’articolo solo 10 milioni sono usati per enti della ex Tabella H. Il resto sono attività di altra natura dall’assistenza ai ciechi e ai sordi, all’istruzione teologica che nulla hanno a che vedere con l’ex Tabella H. Per tutte le altre attività non ci sono soluzioni. Dovremo ricorrere ai fondi europei. Non abbiamo altre risorse”.
L’elenco comprende una serie di istituzioni ed altre, rimaste fuori, sono state rinviate ad un bando: una procedura più obiettiva che, adottata per tutte nel 2013, anche su indicazione delle sottoscritte istituzioni, è rimasta in vigore soltanto un anno. Non si comprende però quale sia stato il criterio che ha guidato la scelta. È quanto dichiara il Coordinamento delle istituzioni culturali. ”Vedrà il Commissario dello Stato – è scritto in una nota – se tale arbitraria disparità di trattamento, sottratto “a precisi e confacenti parametri di comparazione e valutazione”, non costituisca motivo di impugnativa: nel momento in cui istituzioni che, nella graduatoria approvata dal Governo nel dicembre 2013, occupavano posizioni di media classifica, vengono ora dichiarate ‘particolarmente meritevoli’ e perciò inserite in un percorso privilegiato; mentre altre, giudicate appena sei mesi fa dallo stesso Governo assai più meritevoli, vengono rinviate al bando. Del coordinamento fanno parte, tra gli altri l’istituto Gramsci Siciliano, la Fondazione Mandralisca, il centro “Pio La Torre”, il Centro studi pirandelliani, il centro studi Feliciano Rossitto, la fondazione Salvare Palermo, la Società Nissena di Storia patria la fondazione Costa.
Sul fronte della politica si registra una presa di posizione di Michele Cimino (Pdr) in merito alle critiche rivolte da Gianpiero D’Alia (Udc) al Presidente Crocetta, che hanno scatenato un duro botta e risposta tra i due. “A D’Alia – scrive Cimino – che non perde occasione per stigmatizzare il lavoro del presidente Crocetta e di quanti si adoperano per rendere più  ampia la maggioranza e meno aspro il cammino del governo, in un tempo di straordinaria difficoltà, mi permetto di porre una domanda alla quale, il carissimo amico, sicuramente non vorrà sottrarsi: l’Udc siciliano attribuisce valore strategico all’alleanza di centrosinistra che sorregge il governo Crocetta o considera questa una fase di transizione per arrivare a cementare una coalizione di centrodestra per le prossime elezioni regionali? Se, come immagino, ci crede allora penso che si possa lavorare per allargare la maggioranza anche all’Ncd e ad altri soggetti disponibili sulla scorta di un robusto programma di riforme che renda più forte l’azione, pur meritoria di Crocetta e del suo governo”.
 
Cimino ventila l’ipotesi che in caso contrario D’Alia voglia indebolire il Governo Crocetta per accelerare la fine della legislatura regionale e preparare un altro governo.

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