La Formazione "a orologeria". Sono in arrivo i licenziamenti - QdS

La Formazione “a orologeria”. Sono in arrivo i licenziamenti

Michele Giuliano

La Formazione “a orologeria”. Sono in arrivo i licenziamenti

lunedì 13 Ottobre 2014

L’abbassamento del costo standard non riesce a garantire il mantenimento di tutto l’apparato. Pronti prepensionamenti ed esodi ma gli esuberi non potranno essere evitati

PALERMO – Prepensionamenti, ammortizzatori sociali ed esodi incentivati per scongiurare o ridurre al minimo eventuali esuberi tra gli 8 mila operatori della formazione professionale in Sicilia. Ma questo non basterà per evitare che il settore venga nuovamente falcidiato da altri licenziamenti che appaiono inevitabili.
L’abbassamento del costo standard da 129 a 117 euro alla fine si è rivelato fatale per gli enti. Ed è venuta fuori anche la realtà della situazione: quanto promesso dal governo regionale, e cioè che tutti i posti di lavoro sarebbero stati garantiti, si è rivelata una bufala.
 
Tutto confermato dalla stessa giunta siciliana che ha emanato in questi giorni la direttiva sull’organizzazione della III annualità relativa proprio all’Avviso 20: “Gli esuberi dovranno essere calcolati su base provinciale”. Quindi dando per scontato che i licenziamenti ci saranno.
 
Ora resta da capire quanti saranno mandati a casa: tutto dipenderà per l’appunto da quante persone si riusciranno a far uscire “volontariamente” dal settore, per l’appunto attraverso i prepensionamento o con gli esodi incentivati che consistono nell’erogazione di un contributo per avviare attività imprenditoriali in cambio del proprio licenziamento.
È il piano del governo annunciato da Rosario Crocetta e dall’assessore alla Formazione Nelli Scilabra. Il piano potrebbe includere anche l’eventuale ricorso a contratti di solidarietà con la riduzione di retribuzioni e orario di lavoro per un lasso di tempo definito. “Abbiamo deciso di rendere stabili gli incontri con i lavoratori della Formazione – precisa Crocetta -. A breve partiranno il progetto Prometeo e la selezione degli sportellisti. Stiamo pensando anche a qualche contratto di solidarietà. Poi sono pronti gli incentivi all’esodo e qualche prepensionamento. Sull’Agenzia unica, nessuna divergenza con l’assessore Scilabra. Stiamo pensando a una sorta di Srr degli enti, a una rete degli enti”.
 
Intanto continua ancora la protesta avviata dai circa 700 lavoratori della Formazione in piazza Indipendenza davanti la Presidenza della Regione a Palermo. Il presidio organizzato dalla Cisl Scuola, al quale hanno aderito Snals Confsal e Cobas, andrà avanti ad oltranza.
“Abbiamo fatto sapere al Presidente della Regione che resteremo qua fino a quando non ci verrà comunicato il cronoprogramma degli atti che il governo ha annunciato sulla vertenza Formazione, e non ci verranno spiegati i problemi e le difficoltà che impediscono la soluzione dei nodi centrali, stipendi e futuro occupazionale” commenta Giovanni Migliore, responsabile Formazione Cisl Scuola. Ad essere stata chiesta l’immediata istituzione di una task force al Ministero dell’Economia per ottenere lo sblocco di tutti i mandati di pagamento: “C’è una evidente incapacità amministrativa del Dipartimento Formazione – aggiunge Migliore -. Serve anche l’immediata strutturazione dei Servizi per il lavoro, che possano diventare perno per l’occupazione dei giovani siciliani e per la formazione e il conseguente avvio immediato dell’Obbligo d’istruzione e dei percorsi formativi”.
 


Nelli Scilabra: “In 2 anni risparmiati 200 milioni”
 
Il governo regionale parla di una direttiva che è frutto di una risposta dovuta ai lavoratori: “La scorsa settimana – dice l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra – abbiamo registrato una forte preoccupazione da parte dei lavoratori del sistema per le comunicazioni di sospensione del rapporto di lavoro effettuate dagli enti. Convocati i sindacati e le associazioni degli enti abbiamo chiesto di revocare quelle comunicazioni e non procedere ai licenziamenti perché avremmo dato avvio alla terza annualità dell’ex Avviso 20. Così è stato”. I sindacati però restano ancora molto preoccupati per i possibili licenziamenti: “Fondamentale mettere in campo provvedimenti straordinari per gli ammortizzatori sociali in deroga per tutti i lavoratori licenziati o sospesi” commenta Giovanni Migliore, responsabile Formazione Cisl Scuola. Per la prima annualità dell’Avviso 20 la Regione siciliana ha stanziato 286 milioni di euro. “Insediato il governo Crocetta – dice ancora l’assessore -, si è proceduto ad una radicale azione di moralizzazione e risparmio, portando lo stanziamento per la seconda annualità a 220 milioni di euro e per questa annualità ad una cifra non superiore ai 150 milioni di euro. In due anni – conclude – il nostro Governo ha prodotto un risparmio di 202 milioni di euro”.

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