Dal Cdm via libera alla Legge di Stabilità - QdS

Dal Cdm via libera alla Legge di Stabilità

Patrizia Penna

Dal Cdm via libera alla Legge di Stabilità

venerdì 16 Ottobre 2015

Tra le novità, vi è la cancellazione della tassa sulla prima casa

ROMA – Si scrive Legge di Stabilità, si legge Legge di fiducia. Parola di Matteo Renzi. “Sono orgoglioso delle riforme istituzionali che stiamo facendo, ma se c’è una cifra del nostro governo è che per la prima volta nella storia recente le tasse vanno giù in modo sistematico, costante e sorprendente”.
Con queste parole Renzi ha commentato il via libera del Consiglio dei ministri alla legge Stabilità per il 2016. La manovra, secondo quanto riferito dal governo, avrà un’entità tra i 27 e 30 miliardi di euro. Una forchetta che dipende dall’accoglimento o meno della richiesta, avanzata a Bruxelles, di utilizzare uno 0,2% di spazio di patto in più per la clausola migranti.
Tra le principali novità in arrivo, la cancellazione delle tasse sulla prima casa e la neutralizzazione delle clausole di salvaguardia su Iva e accise per l’anno prossimo.
“Prima il mondo tirava, l’Italia arrancava. Oggi l’Italia è ripartita ma il mondo non si sente benissimo. Oggi è il momento di consolidare riforme e ripresa. Per farlo è decisivo che gli italiani abbiano la netta consapevolezza che il loro futuro è nelle loro mani”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa a palazzo Chigi”.
“Non sappiamo cosa succederà nei prossimi mesi nei Paesi emergenti – ha spiegato – , col rallentamento dell’economia dell’Eurozona, ma il punto è che l’Italia è tornata alla crescita. Certo, usufruendo del clima esterno ma soprattutto in virtù delle riforme fatte”.
Renzi non ha disdegnato l’ennesimo “attacco” ai gufi, a chi sa solo remare contro ed ha puntato il dito contro “il vittimismo rassegnato di chi dice che è sempre colpa degli altri”, individuando in un atteggiamento di questo tipo il vero ostacolo alla crescita del nostro Paese.
“È un dato di fatto – ha aggiunto -: gli 80 euro, l’Irap, quest’anno Imu e Tasi, dal prossimo anno l’Ires, l’anno successivo l’Irpef”.
Nella legge di stabilità ci sono “i minimi per le partite Iva”, una sorta di “Jobs act dei lavoratori autonomi”. Il taglio dell’Ires sarà anticipato al 2016 solo nel caso in cui da Bruxelles dovesse arrivare il via libera all’utilizzo della clausola per gli eventi eccezionali – in questo caso l’emergenza migranti – che vale lo 0,2% del Pil.
“Nella lettera che Padoan invierà alle autorità europee, diremo che il costo per gli eventi eccezionali migratori è pari a circa 3,3 miliardi di euro, lo 0,2% del Pil, e ove questa clausola venga riconosciuta noi anticiperemo al 2016 misure previste per il 2017. Segnatamente l’Ires e i denari per ulteriori investimenti sull’edilizia scolastica”, ha spiegato Renzi.

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