Auto e moto elettriche, scatta l'occasione ecobonus - QdS

Auto e moto elettriche, scatta l’occasione ecobonus

Rosario Battiato

Auto e moto elettriche, scatta l’occasione ecobonus

mercoledì 06 Marzo 2019

Dal 1° marzo è online la piattaforma dedicata alla misura che prevede contributi per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni

PALERMO – Ci sono 210 milioni di euro di risorse, tra il 2019 e il 2021, per agevolare l’acquisto di auto (fino a 8 posti) e mezzi a due ruote che siano sostenibili e che contribuiscano a ridurre le emissioni e il consumo di carburanti da fonte fossile. La fetta più grossa, pari 200 milioni di euro, varrà per le auto, con contributi fino a 6 mila euro, un’occasione d’oro per una Sicilia che ha il più alto tasso di auto vecchie e inquinanti d’Italia.
 
 
Dal primo di marzo è online la piattaforma dedicata all’Ecobonus (ecobonus.mise.gov.it), la misura promossa del Ministero dello Sviluppo Economico che, tra le altre cose, prevede contributi per l’acquisto di Veicoli a ridotte emissioni, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2019. Non essendo un click day, quindi senza necessità di affrettarsi per i primi giorni, la prima fase di apertura dello sportello sarà dedicata “esclusivamente alla registrazione dei concessionari, che potranno iscriversi e caricare i propri dati identificativi”.
 
A seguire, dopo specifica comunicazione da parte del Ministero dello sviluppo economico, si aprirà la seconda fase e si potrà inserire l’ordine e prenotare l’incentivo. Dalla prenotazione si avranno poi fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo.
 
I destinatari dei contributi sono coloro che acquistano, anche in locazione finanziaria, e immatricolano in Italia veicoli di categoria M1 (destinati al trasporto di persone, con almeno quattro ruote e al massimo otto posti a sedere, oltre al sedile del conducente) che siano nuovi di fabbrica, producano emissioni di anidride carbonica non superiori a 70 g/km, siano stati acquistati ed immatricolati in Italia dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 e con un prezzo inferiore a 50 mila euro.
 
Possibilità anche per l’acquisto di veicoli di categoria L1 e L3, quindi nel primo caso veicoli a due ruote con cilindrata inferiore o uguale a 50 cc e la cui velocità massima non superi i 45 km/h (L1) e nel secondo caso veicoli a due ruote la cui cilindrata superi i 50 cc e la cui velocità massima superi i 45 km/h (L3). L’agevolazione vale soltanto per quelli elettrici o ibridi, nuovi di fabbrica, con potenza inferiore o uguale a 11 kW e comunque acquistati e immatricolati in Italia nell’anno 2019.
 
I contributi, per la categoria M1, arrivano a 6 mila euro, nel caso di rottamazione di un veicolo della stessa categoria omologato alle classi Euro 1, 2, 3 e 4, e per emissioni inferiori a 20 g/km (4 mila euro senza rottamazione), mentre arrivano a 2.500 euro per quelli compresi tra 20 e 70 (1.500 senza rottamazione). Per le categorie L1 ed L3 con la rottamazione di un veicolo della stessa categoria, omologato alle classi 0, 1, 2, si arriva fino al 30% del prezzo d’acquisto, per un massimo di 3 mila euro.
 
La Sicilia ne ha bisogno, sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Secondo gli ultimi dati dell’Aci, tra il 2012 e il 2017 in quasi tutti i comuni capoluogo dell’Isola è cresciuta la quota del parco vetture di cilindrata compresa tra 1401 e 2000. Ben poco, invece, valgono i mezzi elettrici e ibridi che sono rimasti ancora una minuscola presenza anche nelle tre città metropolitane (appena 400 auto elettriche e ibride iscritte, un quarto di quanto registrato nella sola Bologna).
 
Nel complesso il parco vetture resta vincolato agli standard emissivi più elevati: a Catania le Euro 0 superano il 20%, ma anche a Palermo e Messina valgono comunque il 13%.

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