Per la Sicilia un futuro “sostenibile” - QdS

Per la Sicilia un futuro “sostenibile”

Per la Sicilia un futuro “sostenibile”

giovedì 10 Febbraio 2011

Affidato al Cnr il coordinamento dei fondi per progetti legati allo sviluppo del Mezzogiorno. L’Isola protagonista con diverse iniziative. Disponibili 50 mln in 3 anni per efficienza energetica, geotermia, pesca, agroalimentare, farmaci innovativi

REGGIO CALABRIA – Parola d’ordine: sviluppo sostenibile. Sono stati presentati nei giorni scorsi nell’altra città dello Stretto, a Reggio Calabria, i progetti di ricerca per l’innovazione e lo sviluppo nel Mezzogiorno coordinati dal Consiglio nazionale delle ricerche e finanziati dalla Legge di stabilità 2010 con circa  50 milioni di euro in tre anni. 
Riguardano efficienza energetica, fonti rinnovabili, geotermia, pesca sostenibile, ‘Made in Italy’ agroalimentare e farmaci innovativi.
La ricerca nelle Regioni della Convergenza (quelle ex obiettivo 1) può fare la differenza. è quanto emerge dalle parole del presidente del Cnr Luciano Maiani: “La scelta del Governo di affidare al Cnr il coordinamento dei fondi per progetti legati allo sviluppo del Mezzogiorno ci inorgoglisce : sapremo svolgere questo compito forti dei nostri risultati di qualità internazionale e di una rete scientifica diffusa su tutto il territorio nazionale in modo capillare anche al Sud, attiva e in stretta collaborazione con università, enti di ricerca, industrie, istituzioni e tessuto sociale”.
A realizzare le idee sono i numeri: la rete di cui parla Maiani nel Sud conta 35 sedi principali di Istituti di ricerca, 72 sedi secondarie e 6 aree di ricerca, con 2241 unità di personale addette alla ricerca su 2522 totali. Alla Sicilia in questa operazione è riservato un ruolo di rilievo.
I progetti per l’innovazione e lo sviluppo nel Mezzogiorno coordinati dal Cnr contano su un investimento di 46,5 milioni di euro nel triennio di cui 15 nel 2010, 13,5 nel 2011 e 18 nel 2012.  Andiamo a vedere i dettagli.
L’istituto Cnr di Messina, insieme a quelli di Napoli, Bari, Padova e Parma, ad aziende motoristiche e di componentistica per impianti con fonti rinnovabili parteciperà al progetto ‘Efficienza energetica’ per lo studio e la realizzazione di un sistema di smaltimento dei rifiuti di piccola taglia e di un sistema di trigenerazione avanzato, con integrazione di fonti rinnovabili. Si prevede anche la realizzazione di sistemi di accumulo avanzati basati anche sull’utilizzo di celle a combustibile reversibili e la prototipazione di veicoli a impatto zero elettrico equivalente. Il progetto ‘Energia da fonti rinnovabili’ è focalizzato sulle tecnologie per il fotovoltaico di prossima generazione e sulle tecnologie per la bioproduzione di idrogeno attraverso processi economicamente e ambientalmente più convenienti.
Siglata la collaborazione degli Istituti Cnr (in Sicilia Ipcf Messina, Imm Catania, Ismn Palermo, in aggiunta a  Itm Cosenza, Nnl Lecc, Iccom Bari, , Icb, Ictp e Imcb Napoli) con imprese quali X Group, Tozzi Renewable Energy e Dyesol Italia, che mirano ad applicare a livello industriale i risultati di innovazione tecnologica.
‘Ambiente mare – Gestione sostenibile della pesca nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia’ è un progetto vuole definire il ‘sistema pesca’, fondamentale per l’economia della Sicilia e della Puglia, tramite tecnologie per la sua gestione sostenibile: si uniscono osservazioni dell’ambiente marino in tempo reale, informazioni dirette ai pescatori per la gestione dello sforzo di pesca, radar costieri per il monitoraggio di aree critiche. Cruciale in tal senso è la collaborazione della rete scientifica del Cnr – Iamc di Mazara del Vallo, Capo Granitola, Messina e Oristano, Ismar di Foggia e Isac di Lecce e Roma – con il Mipaaf, le cooperative di pescatori, le organizzazioni di categoria, le capitanerie di porto e gli assessorati regionali.
 


L’approfondimento. Iniziative nel settore farmaceutico e agroalimentare
 
La Sicilia risponde presente all’appello anche con riferimento al progetto “Conoscenze integrate per sostenibilità e innovazione del Made in Italy agroalimentare”, mirato alla conoscenza del patrimonio genetico di microorganismi, piante e animali, che sono alla base dei prodotti Made in Italy per migliorare la sostenibilità e la qualità della produzione agroalimentare.
Tra gli altri obiettivi e le azioni del progetto, anche una rete di diagnostica avanzata ed efficiente per la qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare; nuovi prodotti e/o processi di interesse per l’industria alimentare e per l’interazione alimentazione-salute; comunicazione, informazione ed educazione con strutture pubbliche e attori del sistema produttivo.
Per la Sicilia collaborano gli istituti del Cnr di Palermo, e Catania. Infine ‘Genetica,  medicina predittiva, sviluppo di diagnostici e farmaci innovativi’. Sono le parole chiave del del progetto ‘FaReBio di Qualità’ (farmaci e reti biotecnologiche di qualità) che mira alla  identificazione di nuove molecole per la cura di tumori farmaco-resistenti, malattie ereditarie rare, patologie autoimmuni e sclerosi multipla e di integratori alimentari per la prevenzione su base scientifica delle malattie.
Tra le collaborazioni, gli Istituti Cnr di Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Lombardia e un network esterno di collaborazioni con oltre 20 imprese, università e centri di ricerca in Italia e all’estero.

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