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Catania – Il Tondo Gioeni resta un inferno ma il ponte “non sarà abbattuto”

Melania Tanteri

Catania – Il Tondo Gioeni resta un inferno ma il ponte “non sarà abbattuto”

sabato 04 Giugno 2011

Il Comune gli attribuisce una “funzione importante”, ma la struttura stona con i lavori fatti in questi anni. L’assessore alla Viabilità, Pasqua: “Conviene sia in termini economici che pratici”

CATANIA – Che fine hanno fatto i progetti relativi al completamento della viabilità lungo la circonvallazione di Catania? Sono in molti a chiedersi, infatti, a che punto siano gli studi relativi al ponte del Tondo Gioeni e alla sua messa in sicurezza, dal momento che, nonostante le voci contrastanti, il cavalcavia non sarà più abbattuto.
Ad averlo affermato lo stesso sindaco della città, Raffaele Stancanelli che, quasi un anno fa, in un comunicato aveva ammesso come fossero “numerosi i tecnici che fanno notare come il grande flusso viario che insiste sulla zona difficilmente potrebbe reggere all’eliminazione di un cavalcavia che ha una funzione importante nel deflusso degli autoveicoli. E di questo dobbiamo seriamente tenere conto”.
Nessun abbattimento, dunque – cosa che stona con il resto dei lavori fatti in tutta la circonvallazione – ma interventi che, progressivamente, dovrebbero non solo rafforzare la vecchia struttura malandata, ma anche migliorare un nodo, quello del Tondo appunto, ancora notevolmente problematico dal punto di vista della circolazione stradale.
L’apertura della bretella per via Caronda, infatti, e la mancata realizzazione del sottopasso per congiungerla con la via Grassi, ha creato un vero e proprio imbuto sotto il cavalcavia, costringendo le automobili e i mezzi pensanti provenienti da Nesima a pericolosi tagli di strada.
Inoltre, le due carreggiate attraverso le quali il flusso veicolare si immette in via Etnea, quelle che passano sotto il ponte, andrebbero allargate per evitare il formarsi di un vero e proprio tappo che, specialmente nelle ore di punta, blocca il traffico in ingresso in città e, di conseguenza, tutta la viabilità della circonvallazione.
E questa sembra proprio la direzione che sembrerebbe aver preso l’amministrazione: da un lato mettere in sicurezza la struttura del cavalcavia, dall’altro intervenire nei percorsi e nelle intersezioni che, allo stato attuale, costituiscono un vero e proprio ostacolo alla fluidità del traffico.
“Il ponte non verrà abbattuto – spiega l’assessore alla viabilità, Alberto Pasqua – perché numerosi studi hanno mostrato come convenga mantenerlo in piedi, non solo in termini economici, ma pratici, dal momento che con la struttura, il flusso veicolare avviene su più livelli, ma si procederà con il risanamento conservativo che partirà quanto prima perché gli studi preliminari sono stati effettuati”.
Secondo quanto affermato da Pasqua, inoltre, si procederà ad allargare i percorsi e le carreggiate che passano sotto il ponte – cosa che prevede l’eliminazione del “giardino arabo” – nonché a studiare percorsi alternativi che evitino il passaggio da via Etnea per raggiungere la via Passo Gravina.
“Il trucco sarà utilizzare i torna indietro” aggiunge Pasqua che conferma come, in ogni caso, per le casse comunali sia più conveniente mantenere la struttura piuttosto che abbatterla.
Rimane da sciogliere il nodo via Caronda, sul quale il consigliere comunale Francesco Navarria ha più volte attirato l’attenzione chiedendo la riapertura della via Al Tondo Gioeni, chiusa al traffico in seguito alla realizzazione della bretella di collegamento con la circonvallazione e relativamente al quale lo stesso ufficio Traffico urbano aveva già avanzato, in una lettera datata 4 novembre 2010 destinata all’amministrazione, proprio la necessità di mettere in sicurezza la zona dal momento che, i lavori così come realizzati, non hanno fatto altro che intasare maggiormente la circonvallazione, costringendo, tra le altre cose, le macchine provenienti da ovest a effettuare un pericoloso taglio di strada.

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