Targa dell’automobile clonata, cosa fare per evitare la truffa - QdS

Targa dell’automobile clonata, cosa fare per evitare la truffa

Nunzia Scandurra

Targa dell’automobile clonata, cosa fare per evitare la truffa

mercoledì 24 Agosto 2011

Ricorso con raccomandata al comando dei vigili che ha emesso la multa

Ci è arrivata una richiesta di aiuto di un socio al quale erano arrivate ben tre multe elevate dai Vigili Urbani di un paesino della Brianza poiché la sua autovettura aveva circolato in una Zona a Traffico Limitato. Il signore, però, non è mai stato in questo paesino, com’è capitato? Talvolta può trattarsi di errore di copia della targa, di trascrizione dei dati errata, talvolta invece può trattarsi di qualcosa di più grave!
Un solo caso potrebbe far pensare ad un errore materiale del vigile ma a destare la nostra attenzione è stato proprio il susseguirsi di multe e, infatti, siamo incappati nell’ennesima situazione di targhe clonate.
Il meccanismo è semplice: copiano una targa, la applicano sulla propria auto, moto o scooter, dopodiché circolano tranquillamente nelle corsie a traffico limitato o a tutta birra infischiandosene di autovelox e Tutor. Ogni mese vengono effettuate centinaia di denunce simili in tutt’Italia. Come comportarsi se si ha il sospetto che la propria targa sia stata clonata?
Prima di tutto è bene richiedere al Comando procedente l’invio della copia degli atti ai sensi della legge 241/90. Successivamente bisogna fare ricorso (art. 386 del DPR 495/1992)  nell’arco di 30 giorni con con raccomandata A.R. al Comando dei Vigili urbani, Carabinieri o Polizia che ha emesso la multa.
Nel reclamo si dovrà dichiarare che si tratta di un errore o che si sospetta la presenza di un veicolo che monti una targa falsa o clonata. In questo secondo caso è opportuno presentare anche denuncia alla Procura della Repubblica, la quale aprirà un fascicolo contro ignoti al fine di avviare le indagini del caso.
Se trascorsi 30 giorni non si ricevono riscontri dal comando, è bene rivolgersi al Prefetto della Provincia in cui è stata emessa la multa, che ha 210 gg. per pronunciarsi, in caso contrario il ricorso è accolto in automatico. Se nel frattempo arriva la cartella esattoriale occorre scrivere nuovamente al Comando che ha emesso la sanzione e chiedere lo “sgravio” del ruolo indicando tutti i motivi che giustificano la richiesta.
Alcuni per risolvere in modo definitivo il problema hanno dovuto reimmatricolare il veicolo con ulteriori costi e senza risolvere il pregresso.
Se l’automobilista ha falsamente dichiarato di aver avuto la targa clonata risponderà dei reati di truffa e di simulazione di reato.

Nunzia Scandurra
collegio dei professionisti di Veroconsumo

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