Vendita Italkali, Cgil a Crocetta: "Chiarezza" - QdS

Vendita Italkali, Cgil a Crocetta: “Chiarezza”

Vendita Italkali, Cgil a Crocetta: “Chiarezza”

sabato 28 Marzo 2015
REALMONTE – Non si accenna a placare la polemica sulle partecipazioni di maggioranza dell’Italkali detenute dalla Regione siciliana, una delle poche partecipate pubbliche dell’isola ad avere avuto per molti anni, un bilancio in attivo. Adesso arriva anche una lettera della Cgil che chiede chiarezza al Governo regionale. A seguito della legge di stabilità che obbliga alle dismissioni pubbliche, si è arrivati infatti al nocciolo della questione, sul quanto debbano liquidare gli azionisti privati con diritto di prelazione, alle disastrate casse regionali.
Per i privati appena 3 o 4 milioni di euro, mentre secondo diversi interventi politici e di economisti, l’importo sarebbe di circa 20 milioni. Per tale ragione nei giorni scorsi la polemica è giunta al culmine con l’ex assessore Armao che ha presentato un esposto alla Corte dei Conti, sulla faccenda da lui interessata durante gli anni del governo Lombardo e che ha visto di recente anche l’intervento dell’onorevole Antonello Cracolici (Pd), che ha presentato un’interrogazione urgente al Governo regionale, chiedendo che la vendita del pacchetto di maggioranza di capitale avvenga dopo un bando internazionale ed una precisa stima del suo valore. Dopo l’allarme lanciato anche dai sindacati, si registra una lettera a firma del segretario regionale della Cgil Michele Pagliaro indirizzata a Rosario Crocetta: “ …per far quadrare il bilancio prospettando tagli onerosi per il mondo del lavoro. Questo stesso mondo del lavoro non può accettare che si realizzino operazioni al ribasso destinate a portare benefici economici solo ai privati che rilevano le quote, con una perdita da parte della Regione di possibili introiti nell’ambito di un’operazione che in questo momento non ha i contorni della trasparenza…”
E soprattutto nella lettera della Cgil si chiede certezza oltre che sulla trasparenza, sugli investimenti futuri, nonché il rilancio dell’occupazione, dopo che l’acquirente abbia tracciato un piano industriale. Intanto dall’attuale dirigenza dell’Italkali, un ambizioso progetto industriale è stato però presentato sulla ripresa dell’estrazione della kainite e la trasformazione in solfato di potassio nell’area mineraria di Realmonte, piano che ha visto proprio la Cgil contraria all’investimento poiché il sito non è ritenuto opportuno. Vicenda che ha diviso il sindacato con la Uil che invece si è detta assolutamente favorevole.

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