Sul fronte politico si sentono gli effetti del voto delle Amministrative. Il leader di Gs si dissocia dal Pdl e apre all’Udc
PALERMO – Poco più di un paio d’ore e questa settimana l’attività legislativa a Palazzo dei Normanni si è esaurita velocemente, e i lavori sono stati rinviati al prossimo 16 maggio. I ballottaggi delle elezioni amministrative occuperanno praticamente per un’altra settimana i deputati e così l’attività al Parlamento continua a rilento. Mercoledì scorso la seduta ha concluso la discussione generale approvando il passaggio agli articoli dei due disegni di legge: Determinazione fondi globali e Norme in materia di entrate. Finanziamento di leggi di spesa, fissando il termine per la presentazione degli emendamenti a oggi alle ore 12.
È stato reso ufficiale il passaggio di Francesco Musotto dall’Mpa al gruppo misto e come capogruppo del Movimento per l’autonomia è subentrato Nicola D’Agostino, in attesa che il gruppo si riunisca per prendere una decisione definitiva. Alla seduta non era presente l’assessore Pier Carmelo Russo a causa della concomitante convocazione a Roma della commissione Infrastrutture, mobilità e Governo del territorio, per cui non si sono svolte le interrogazioni della rubrica infrastrutture. Giovanni Barbagallo, deputato del Pd all’Ars, ha presentato un disegno di legge per il ripristino dei finanziamenti decurtati ai teatri siciliani.
In difesa dei precari scende in campo i presidente della commissione Bilancio all’Ars, Riccardo Savona, che ribadisce che occorre a tutti i costi una norma speciale nazionale che vada in deroga al Patto di stabilità per risolvere il problema dei precari negli Enti locali siciliani. Una norma regionale non può infatti superare l’esame del Commissario dello Stato se una legge nazionale, che in questo caso dovrebbe prevedere una deroga al Patto di stabilità, non lo consente. Lo Stato per altri avvenimenti simili ha previsto dopo tre anni le stabilizzazioni nelle precedenti finanziarie, in analogia a quanto fatto in passato, dunque, si agisca ora in favore della Sicilia che ha la necessità di risolvere il dramma del precariato”.
“Il 23 maggio prossimo il presidente del Consiglio Monti sarà a Palermo – conclude Savona – e in quell’occasione sarà opportuno spiegare quale sia il gesto di giustizia che il Governo regionale e il Parlamento vogliono perpetrare nei confronti dei 22.500 precari degli enti locali che da vent’anni in Sicilia reggono le amministrazioni comunali con le loro attività”.
Sul fronte politico si continuano a far sentire gli effetti del ciclone che si è abbattuto sulle amministrative. Questa volta è il leader di Grande Sud che si dissocia dal Pdl e in una nota specifica che non sa se ci saranno le condizioni per ricostruire il centrodestra in vista delle prossime regionali e che se il coordinatore regionale del Pdl Castiglione insisterà per candidare un uomo del suo partito allora Grande Sud correrà da solo. “Grande Sud è forte oggi quanto il Pdl – dichiara Miccichè – e ha tutto il diritto di esprimere il prossimo candidato alla presidenza della Regione, che sarei io”. E inoltre Miccichè sottolinea: “Gli unici che possono sorridere in queste elezioni siamo noi e l’Udc, che spero sia il nostro alleato per la corsa a Palazzo d’Orleans.
