Un tesoro dal punto di vista paesaggistico e artistico, lasciato per anni al proprio destino. I piani dell’Autorità di sistema portuale possono porre le basi per un futuro luminoso
MESSINA – Si pulisce e si sgomberano gli abusivi, ma in breve l’area torna sporca e occupata da senza fissa dimora. Così la zona ridiventa off limits per i visitatori e per chi vuole scattare foto. Perché l’area è proprio bella, dal punto di vista paesaggistico e artistico, ma non integrata al contesto urbano, come se fosse altro rispetto alla città. Eppure la Zona Falcata, con la sua Real Cittadella, è a soli pochi passi dal centro storico.
La sua riqualificazione e valorizzazione torna periodicamente nel dibattito politico, quasi quanto il Ponte sullo Stretto. Nel 2016 fu siglato stato il Patto per la Falce, lo scorso anno il sindaco De Luca ha proposto un disegno di legge ad hoc che sarebbe dovuto approdare in Parlamento e adesso c’è chi come la capogruppo all’Ars di FdI Elvira Amata vorrebbe, sul tema del recupero, una conferenza dei servizi.
Intanto però, mentre si fa appello per sinergie varie, sembra che si ignori che c’è già un percorso avviato dall’Autorità di sistema portuale dello Stretto con Comune, Soprintendenza e Capitaneria di porto. A sottolineare questo impegno sono anche i portavoce regionali del M5s Valentina Zafarana e Antonio De Luca. Nel Pot dell’Adsp, approvato ad agosto, tra gli interventi infrastrutturali prioritari c’è il recupero della Falce e della sua fortificazione del Seicento. “L’impegno – si legge nel documento – dopo aver ultimato le attività di caratterizzazione, è di individuare le risorse per la bonifica delle aree inquinate e di quelle contaminate. Sarà valutata, all’esito delle caratterizzazioni e in funzione della possibilità di individuare appositi finanziamenti statali o regionali per la bonifica, la necessità di un coinvolgimento dei privati per il recupero nel rispetto del Prp”.
Per la Real Cittadella l’impegno dell’Autorità di sistema, con il sostegno di Stato e Regione, riguarda “il completo recupero dell’area e delle strutture fortificate presenti, avviando interventi per stralci che consentano una sempre maggiore fruibilità”.
Nei giorni scorsi l’ennesima situazione di degrado intorno alla struttura fortificata ha spinto Mario Mega, presidente dell’Autorità, a fare chiarezza sullo stato degli interventi, alcuni in corso, con un impegno di spesa complessivo di oltre 420 mila euro. Lunedì sono partite le demolizioni di edificazioni adiacenti ai resti della fortificazione. Si sta ultimando, inoltre, la procedura d’ appalto per la realizzazione di una recinzione lungo il margine stradale della via San Raineri che, come sottolineato da Mega, “impedirà l’accesso con eccessiva facilità all’area di chi sta vanificando le operazioni di pulizia già effettuate nei mesi scorsi”.
“L’intervento – ha aggiunto il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto – concordato con la Soprintendenza, prevede anche la chiusura di sette varchi nelle mura storiche, attualmente utilizzati come rifugio da clochard. Tali operazioni sono necessarie a seguito del perpetrarsi di occupazioni abusive, accessi non autorizzati, scarico di materiale di risulta”.
Basterebbe un sistema di sorveglianza e un maggiore controllo del territorio per evitare i continui illeciti ma nulla del genere è stato mai previsto. Nel giro di qualche settimana, nel frattempo, sarà conclusa la gara per l’aggiudicazione dei lavori di caratterizzazione delle aree contaminate di tutta la Zona Falcata con un impegno economico dell’Adsp di circa 763 mila euro.
“Tra i progetti strategici prioritari – ha sottolineato Mega – che abbiamo già proposto al Mit per l’inserimento nei piani di finanziamento nazionali ed europei, uno riguarda proprio la Zona Falcata e consentirebbe di realizzare non solo le bonifiche ma anche tutto quello che è previsto nel Prp per la valorizzazione ed il recupero dell’area”.
Le risorse finanziarie necessarie sono ingenti, come ha evidenziato Mega e allora per raggiungere l’obiettivo serve l’azione di tutta la politica, quella locale, regionale e nazionale. I vari parlamentari hanno così l’occasione di dimostrare fattivamente quanto per loro è importante dare dignità ad un’area di pregio, da dove potrebbe partire il rilancio economico della città.