No degli ambientalisti al deposito Gnl in rada Augusta - QdS

No degli ambientalisti al deposito Gnl in rada Augusta

Luigi Solarino

No degli ambientalisti al deposito Gnl in rada Augusta

venerdì 11 Dicembre 2020

Alcuni enti locali hanno depositato un esposto alla Procura sui potenziali pericoli per i cittadini. Decontaminazione Sicilia: “Se sfuggisse un solo litro di gas si avrebbe un disastro”

AUGUSTA (SR) – L’Autorità di sistema portuale del mare (Adsp) della Sicilia orientale, alcuni giorni addietro, ha reso noto che è stato approntato un progetto per la costruzione di un deposito di stoccaggio di Gnl (Gas naturale liquefatto) all’interno della rada di Augusta, mediante terminal galleggiante di capienza minima pari a 400 m3 e un massimo di 1200 m3.

Detto deposito, che sarà allocato nei pressi del pontile consortile di Punta Cugno, servirà per rifornire i mezzi di trasporto navali e terrestri. L’associazione Decontaminazione Sicilia esprime grande preoccupazione per l’ubicazione dell’impianto all’interno della rada di Augusta. “Il deposito – evidenzia Decontaminazione Sicilia – sorgerebbe in un’area fortemente sismica e soggetta a possibili maremoti, ubicata a pochissima distanza dalle torce e dagli sfiaccolamenti delle vicine raffinerie del polo petrolchimico di Priolo (potenziale rischio effetto domino) ed a poca distanza dal centro abitato di Augusta. Inoltre il porto megarese durante lo scarico e il carico di gas resterà bloccato e le imbarcazioni dovranno mantenere una certa distanza, con gravi danni per tutto il comparto”.

“Il Gnl nel passaggio dallo stato liquido a quello gassoso, incrementa di ben 600 volte il proprio volume. Quindi – proseguono gli ambientalisti – se sfuggisse un solo litro di gas a contatto con l’aria diventerebbe di 600 litri e, essendo il Gnl più pesante dell’aria, la nuvola resterebbe a mezza aria in balia dei venti. Se detta nuvola, sospinta dai venti, raggiungesse le fiaccole degli impianti si avrebbe un disastro con relativo effetto domino che coinvolgerebbe anche altri centri abitati posti nelle vicinanze”.

Per tali motivi Decontaminazione Sicilia, insieme a Natura Sicula, al Comitato Sabuci-Bagali ed al Comitato Stop Veleni, ha depositato, nel maggio del 2019, un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa sui potenziali pericoli relativi alla costruzione del deposito di Gnl. “Pur riconoscendo nel Gnl ridotte capacità inquinanti, – aggiunge l’associazione – riteniamo che allocarlo in un’area ad elevata sismicità ed a densa concentrazione di impianti industriali, è inconciliabile con le aspettative di sicurezza e di precauzione degli abitanti dell’area Sin e sarebbe più opportuno che l’impianto venisse realizzato offshore in mare aperto”.

L’Autorità Portuale afferma che il deposito costiero offrirà nuove opportunità di lavoro (50 posti e 250 nell’indotto). “Forse questo sarà vero per quanto riguarda il periodo di realizzazione dell’impianto – risponde Decontaminazione Sicilia – ma per la gestione dello stesso saranno chiamati tecnici specializzati provenienti da altre parti. Quindi si tratterà di una ricaduta di posti di lavoro esigua e momentanea. Invece il nostro territorio ha bisogno delle bonifiche che comporterebbero una notevole ricaduta in termini di occupazione. Inoltre, l’Autorità portuale parla di ‘Rivoluzione ambientale’ ma sappiamo tutti che il Gnl è una fonte fossile e non rinnovabile”.

“Avevamo chiesto – conclude Decontaminazione Sicilia – che la precedente Amministrazione comunale megarese prendesse una chiara decisione sull’argomento a tutela e salvaguardia della cittadinanza. Ma non ricevemmo alcuna risposta. Ora chiediamo anche alla nuova Amministrazione comunale, insediatasi da alcune settimane, di pronunciarsi a tutela e salvaguardia degli augustani”.

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