Aveva settantadue anni, era giornalista da trentacinque ed era stato anche sindaco di Valverde, la cittadina etnea in cui ha vissuto fondando due case editrici e puntando sulla forza della Cultura
“Ogni cuore è solo, unico, irripetibile, e ogni cosa ha un proprio cuore, solo, unico, irripetibile”.
E’ un verso di Angelo Scandurra, il poeta-editore morto la notte scorsa a settantadue anni in ospedale a Catania dove era stato ricoverato per un problema cardiaco. Secondo quanto riferisce la famiglia, proprio quando
le sue condizioni sembravano in miglioramento, improvvisamente è morto.
“Bedduvirdi” Paese della Cultura
Scandurra, da trentacinque anni iscritto all’Albo dei giornalisti come pubblicista, è stato un visionario e un grande intellettuale e seppe edificare un “Paese della Cultura” proprio nella sua “Bedduvirdi”, come amava definire la cittadina alle falde dell’Etna in cui abitava.
Lì aveva infatti organizzato diversi eventi artistici e sociali, fra i quali il “Premio per la Vita” e “l’Estateteatromusica”.
Una delle voci più singolari della poesia
Laureato in lettere moderne, era considerato una delle voci più significative e singolari della poesia contemporanea.
Tra le sue opere, edite anche in Svezia, negli Stati Uniti e in Spagna, vanno ricordate “Fuori dalle mura” (1983, finalista al Premio Viareggio), “L’impossibile confine” (1989, vincitore del Premio Cilento-Pinto e finalista al Premio Viareggio-Rèpaci), “Trigonometria di ragni” (1993), “Appunti per un colloquio forzato” (2000, da cui è stato tratto il testo teatrale “Per un colloquio forzato”), “Criteri di fuga” (1998), “Il bersaglio e il silenzio” (2003) e “Quadreria dei poeti passanti” (2009).
Nel 2019, in seno alle manifestazioni per Matera Capitale della Cultura europea, alcuni suoi testi, insieme a quelli di Omero, Milton, Keats e Cvetaeva, dedicati alla figura di Demetra, sono stati inseriti in una composizione musicale del maestro Sergio Lanza, cantata e recitata dal titolo Chthon.
Il compianto poeta Luca Canali lo aveva definito “un San Francesco della poesia assolutamente e aspramente laica”.
L’editoria e il teatro
Attivo anche nel teatro – aveva fondato negli anni settanta il “Gruppo Teatro Nuovo” -, nel 1985, con altri intellettuali, aveva dato vita alla rivista mensile “Il Girasole”. L’anno dopo aveva creato “Il Girasole Edizioni” e nel 2012 le “Edizioni Le Farfalle” con cui pubblicò oltre cento libri di poesia, narrativa, saggistica e arte, firmati da importanti autori italiani e stranieri.
Dal 2003 al 2009 fu direttore artistico della sezione Arte di “Etnafest”,
rassegna internazionale di arte, cinema e musica organizzata dalla Provincia etnea.
Sindaco di “Bedduvirdi”
E per quasi dieci anni, dal 1994 al 2003, Angelo Scandurra sedette anche sulla poltrona di sindaco di Valverde: nella sua “Bedduvirdi” seppe condurre altri poeti come Mario Luzi, scrittori come Gesualdo Bufalino, registi come Michelangelo Antonioni, pittori come Salvatore Fiume e Piero Guccione, attori come Pupella Maggio, Valeria Morricone e Gigi Proietti, solo per citarne alcuni.
L’amicizia con Vasco Rossi
Riuscì a portare sul palco di Valverde anche il suo amico Vasco Rossi, convincendolo a recitare le sue poesia in piazza. E il cantante, innamoratosi della cittadina, acquistò un casale nelle campagne di “Bedduvirdi”.
Vasco si chiama, tra l’altro il secondogenito di Scandurra, che ha 39 anni. A lui, alla signora Teresa e all’altro figlio, Rosario, vanno le condoglianze della redazione del Qds.