Record di casi e morti a Palermo, Orlando chiede la zona rossa - QdS

Record di casi e morti a Palermo, Orlando chiede la zona rossa

Record di casi e morti a Palermo, Orlando chiede la zona rossa

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mercoledì 13 Gennaio 2021

Un dato, riferito ieri sera dall'Asp e il più alto finora registrato, destinato probabilmente a crescere, visto l'andamento della curva dei contagi e che risulta essere ancora più drammatico alla luce di un evidente incremento della mortalità totale che si registra nel capoluogo siciliano

Sono 10.347 i positivi a Palermo, pari a oltre 15 persone contagiate ogni mille abitanti. Un dato, riferito ieri sera dall’Asp e il più alto finora registrato, destinato probabilmente a crescere, visto l’andamento della curva dei contagi e che risulta essere ancora più drammatico alla luce di un evidente incremento della mortalità totale che si registra nel capoluogo siciliano.  

E’ stato pubblicato, infatti, il Rapporto sull’andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane aggiornato al 29 dicembre 2020, a cura del Ministero della Salute e del Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio.

E i dati contenuti nel rapporto confermano un evidente incremento della mortalità totale nella città di Palermo già rilevato nei precedenti rapporti, anche se si registra un’attenuazione dell’eccesso di mortalità rispetto ai picchi registrati nel mese di novembre.

Nel mese di ottobre i decessi rilevati a Palermo sono stati 593, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 465 (+128 decessi, pari a +28%).

Nel mese di novembre i decessi rilevati a Palermo sono stati 791, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 480 (+311 decessi, pari a +65%). Dal 1° al 29 dicembre i decessi rilevati a Palermo sono stati 682, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 546 (+136 decessi, pari a +25%).  

“Mi sembra assolutamente urgente e non più rinviabile – afferma il sindaco Leoluca Orlando – che Palermo sia dichiarata zona rossa sia per mettere un freno ai troppi comportamenti irresponsabili e incivili che sono la principale causa della diffusione del contagio, sia per facilitare l’accesso ai ristori economici per tutte le categorie danneggiate dal blocco o dalla riduzione delle attività. Siamo sull’orlo di un abisso, non c’è più tempo da perdere per evitare una catastrofe”.  

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