A Miami il polacco Hurkacz ha vinto in due set superando l'azzurro per 7-6 (7-4), 6-4. Ma il giovane azzurro, diciannove anni, ha dimostrato di aver voglia e talento per crescere ancora
L’italiano Jannik Sinner è stato sconfitto nella finale dell’Atp Masters 1000 di Miami cedendo ieri sera al polacco Hubert Hurkacz, che si è imposto per 7-6 (7-4), 6-4.
Sinner è partito male, cedendo il servizio al secondo game e scivolando fino allo 0-3.
Ma il giovane azzurro, diciannove anni, ha dimostrato di aver voglia e talento per crescere ancora
Sinner ha avuto il merito di rimanere in partita e assumere progressivamente il controllo del gioco, con accelerazioni più frequenti.
Recuperato il break, ha coronato la rimonta fino al 3-3 in 27 minuti.
Hurkacz, meno mobile, è riuscito ad appoggiarsi al servizio ma sul 5-5 non ha potuto arginare il rovescio del giovane rivale.
Sinner ha comandato gli scambi e costringe il polacco all’errore che ha sancito il 6-5 a favore dell’azzurro.
Il baby, però, è incappato nel passaggio a vuoto proprio quando avrebbe potuto chiudere il set: ceduto il servizio a zero, 6-6 e verdetto rimandato al tie-break.
Hurkacz, però, non ha sbagliato, chiudendo con lo score di 7-4.
Sinner ha faticato anche in avvio della seconda partita, subendo due break consecutivi e ritrovandosi sotto 0-4.
Quando il match sembrava chiuso, l’azzurro è tornato in partita risalendo fino al 3-4 e poi fino al 4-5.
Sul 30-30, Sinner ha sparacchiato un dritto regalando il match-point che Hurkacz ha sfruttato chiudendo la sfida in un’ora e 43 minuti.