“Mentre Amat e Comune litigano, i dipendenti dell’azienda di via Roccazzo ancora aspettano lo stipendio di marzo e la città rischia di ritrovarsi, da un giorno all’altro, senza autobus per le strade di Palermo”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo della Lega, che prosegue: “Da troppo tempo, da oltre 40 anni, il sindaco Orlando alimenta una macchina dove non funziona nulla, dove gli sprechi sono all’ordine del giorno.
Se davvero si vuole salvare
il salvabile, soprattutto le aziende partecipate, è indispensabile agire in una
logica di razionalizzazione e di produttività, unica strada possibile da
percorrere.
E’ inutile, adesso, parlare
di tagli ai fondi comunali, non è un’azione che si può chiedere ad un’azienda
che ha avuto dei costi e che quindi ha emesso delle fatture.
Anche il più inetto degli
amministratori sa bene che è necessario concordare in fase preventiva quali
siano i costi dei servizi e quindi agire di conseguenza, non si può certo
intervenire a fine anno, quando i servizi sono già stati erogati.
Quella di Orlando e del suo
assessore Catania è una posizione davvero surreale, come lo è stato il
pignoramento delle 33 auto dell’Amat, che, anche se è una Spa, è interamente di
proprietà del Comune: in pratica, Orlando ha pignorato sé stesso.
Insomma, tutti ormai hanno
capito che è soltanto uno scontro politico, dove il sindaco e l’assessore hanno
assunto una posizione folle o strumentale, buona soltanto per un inutile
braccio di ferro, di cui stanno pagando il conto i dipendenti dell’Amat e i
cittadini”.